Zucchi, quando parcheggiare è un lusso

Cittadini in rivolta per il caro sosta

Aumentano del 50% le tariffe per la sosta al parcheggio dell’ex caserma Zucchi ed è subito polemica tra i cittadini, che paiono aver preso con disappunto l’inattesa novità.  A far storcere la bocca anche la fine della sosta gratis a partire dalle venti e alla domenica, fasce orarie in cui i ragazzi e le famiglie potevano, fino alla scorsa settimana, avere libero accesso per un aperitivo o per la classica “vasca” in centro.

Stop anche al pagamento proporzionale alla durata dalla sosta: si torna alle vecchie macchinette, quelle che registrano la spesa allo scatto di ogni ora. Fermarsi un’ora e un minuto costerà quindi come due ore intere: tre euro. E’ previsto un abbonamento giornaliero di sei euro, più vantaggioso di quanto offerto in precedenza da Act.

A determinare la svolta il passaggio da una gestione pubblica (Act) a quella privata di Apcoa parking Italia spa: si tratta di un’azienda che fa parte di una multinazionale dei parcheggi attiva in tutta Europa. Il cambio di conduzione si svolge all’interno dell’accordo pubblico privato per la costruzione del nuovo parcheggio sotterraneo in centro storico. In pratica il Comune ha permesso ad Apcoa di fare cassa sul parcheggio della Zucchi per garantire introiti all’interno di una operazione (quella del nuovo posteggio interrato di piazza della Vittoria) da oltre dieci milioni di euro e con un elevato rischio di impresa: tanto che sono stati necessari anni per trovare dei privati che si lasciassero coinvolgere nel project financing. Ora però i cittadini si trovano di fronte ai nuovi prezzi e molti storcono la bocca.

A rispondere alle perplessità, anche politiche visto che la novità ha prodotto critiche e polemiche sia da destra che da sinistra, l’assessore alla mobilità del comune di Reggio Paolo Gandolfi. A suo giudizio la tariffa a 1 euro e 50 è comunque contenuta:  “In città vicine o lontane, i parcheggi, a parità di distanza dal centro, costano di più, anche di più dell’euro e cinquanta proposto dai privati alla Zucchi. Questo mi induce a pensare che gli allarmi sull’accessibilità del centro di Reggio siano immotivati e autolesionistici “.

Gandolfi però ha lanciato anche una velata critica ai nuovi gestori: “La nuova società avrà fatto i suoi calcoli, ma poteva gestire con più gradualità i propri diritti contrattuali o relazionarsi maggiormente con utenti e cittadini, generando sicuramente meno sconcerto. Fa in tempo a recuperare, rivedendo alcune scelte o qualificando la sua proposta”.

L’aumento delle tariffe si inserisce in una operazione che prevede il miglioramento del livello di servizio offerto (il nuovo parcheggio interratto). In linea di principio però occorre osservare che l’aumento di tariffa anticipa l’innalzamento del servizio offerto al cittadino ( non è contestuale) e inoltre non era stato preventivamente comunicato. Sarebbe opportuno comprendere prima se i cittadini, a fronte di un servizio migliore, siano disposti a pagare di più, poi agire di conseguenza.

La vicenda ha come corollario anche la necessità di far ripartire la discussione sulla accessibilità del centro storico. Ad una visione che sostiene un controllo degli accessi, una ztl 24 ore su 24 e un’area pedonale, si contrappone una proposta di ztl diurna. Quest’ultima sostenuta anche da chi pensa che una migliore accessibilità favorirebbe il rientro delle aree di degrado del centro, l’incremento e l’ampliamento dei servizi commerciali e della vivibilità.

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