Voragine del lungarno, sindacati: “Rispettate tutte le procedure”

Firenze – I sindacati regionali di categoria prendono posizione sul tema della vetustà delle reti idriche di Firenze, ma si potrebbe dire dell’intero paese, e sulla necessità di accelerare sul piano degli investimenti necessari che il cedimento della strada e della spalletta nel tratto di lungarno Torrigiani, per fortuna senza feriti (in seguito alla rottura di un tratto di tubazione dell’acqua), ha portato al centro dell’attenzione dei cittadini e delle istituzioni.

Quanto avvenuto, infatti, – al netto delle specifiche dinamiche su cui risulta aperta un’indagine della procura a cui i sindacati guardano, come sempre, con fiducia e rispetto – richiama l’attenzione su uno, fortunatamente non il solo, dei problemi del sistema idrico italiano che richiedono ingenti interventi per superare le criticità infrastrutturali del settore, interventi il cui costo era stato stimato in diverse decine di miliardi di euro per l’intero Paese e in circa 6 miliardi per la Toscana.

La rete idrica delle grandi città storiche si basa infatti su opere realizzate, in buona parte, nel periodo a cavallo della seconda guerra mondiale o in quello subito successivo; la tubazione di Lungarno Torrigiani, da 600 dn, rientra tra quelle posate da circa 70 anni.Per questo, sostengono Filctem Femca Uiltec, il tema degli investimenti, che costituiva il punto centrale della riforma del settore della metà degli anni ’90 e che ha portato alla gestione del servizio su area vasta, assume grande rilevanza e richiama le aziende di gestione e gli enti locali proprietari alla responsabilità di definire le misure necessarie a incrementare il livello degli interventi senza gravare sulle tariffe per i cittadini, ma ad esempio distribuendo meno utili ai soci e dedicandone parte ad investimenti.

A questo proposito risulta semmai necessario mantenere alta l’attenzione, 365 giorni l’anno, su un servizio fondamentale per la collettività che viene garantito dai lavoratori e dalle lavoratrici24H su 24H, compresi sabati domeniche e festivi (nei momenti di bisogno, come accaduto in Lungarno Torrigiani, anche attraverso la volontaria disponibilità del personale tecnico e operativo fuori dai turni definiti dall’azienda), sulla base di procedure tecniche e operative definite dall’azienda stessa. Per questo si ritiene ingeneroso e sbagliato il “balletto delle responsabilità” apertosi, senza un’analisi precisa dell’accaduto, immediatamente dopo l’incidente e si richiamano tutti i soggetti coinvolti ad una maggiore attenzione.
A questo proposito, concludono Filctem Femca Uiltec della Toscana, le rappresentanze sindacali sono impegnate con i gestori del servizio idrico in discussioni e trattative inerenti i modelli organizzativi avendo sempre a riferimento la qualità e la sicurezza del servizio per i cittadini e le condizioni di lavoro, molte volte in opposizione alle volontà aziendali di operare riduzioni dei presidi e, quindi, del livello del servizio offerto. Anche su questo si richiamano le amministrazioni locali proprietarie delle aziende e i rappresentanti che queste esprimono nei consigli di amministrazione ad una maggiore sensibilità e partecipazione. Infine una cosa ci sentiamo di dirla, i lavoratori hanno rispettato tutte le procedure previste dall’azienda.
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