Firenze – Pubblichiamo l’intervento in Consiglio comunale Miriam Amato, di Alternativa libera sulle responsabilità da accertare della società mista Publiacqua per il crollo del lungarno Torrigiani.
La privatizzazione dei beni e dei servizi pubblici conviene a pochi e fa male a lavoratori e collettività. Il modello di gestione dell’acqua pubblico-privato impone di investire gli utili in parte nella remunerazione del capitale e in parte in fondo investimenti, anziché nella manutenzione delle strutture come sarebbe necessario.
I fiorentini pagano la tariffa dell’acqua più alta d’Italia e vedono queste risorse sparire in profitti per i soci di Publiacqua spa, per una rete idrica che fa acqua da tutte le parti, con tubi vecchi di 60 anni.Publiacqua incassa centinaia di milioni di euro e poi non opera gli investimenti in programma a cui sono legate le tariffe applicate alle bollette. Nell’area fiorentina, da quando il servizio idrico e stato affidato all’azienda partecipata, i ricavi da tariffa sono aumentati del 64% (2004-2016).
Il margine operativo lordo e cresciuto del +991%, gli investimenti sono diminuiti del 16% e gli utili cresciuti del +721%.
Al 2014 Publiacqua NON ha realizzato 69 milioni di euro di investimenti previsti.
Gli investimenti realmente effettuati sono sempre diminuiti, anche negli ultimi anni, facendo registrare -5% nel 2013, -10% nel 2014, -21% nel 2015 e -15% nel 2016,nonostante in questi anni le tariffe siano cresciute con punte del +19% .
Tutti questi dati dimostrano che la frana non e accidentale, la frana e strutturale e riguarda tutto il modello idrico toscano.
il bilancio 2015 di Publiacqua è stato approvato il 4 maggio scorso dall’assemblea dei soci con un utile netto di 29,57 milioni di euro, suddiviso in 18,49 milioni di dividendi fra i soci pubblici e privati (oltre 6 milioni in più rispetto all’anno precedente) e 9,59 milioni di utili da reinvestire per la rete idrica.
Forse il sindaco non sa – che proprio il suo assessore al bilancio e società partecipate Perra ha chiesto e ottenuto, nell’assemblea dei soci, l’incremento dei dividendi di ben 2,5 milioni di euro rispetto a quanto era stato proposto: quindi i soci pubblici e privati di Publiacqua, compreso il Comune di Firenze socio di maggioranza, si stanno spartendo grossi dividendi, addirittura incrementati, a scapito degli investimenti sulla manutenzione delle rete idrica.
Chiediamo un cambio di modello digestione, un cambio radicale, perche il sistema misto pubblico privato sta franando.
Attualmente il 40% dell’ammontare delle nostre bollette serve ad arricchire l’azienda e a generare utili per i soci mentre le infrastrutture non ricevono le manutenzioni necessarie e gli impianti non sono adeguati agli standard europei. Un sistema che prevede che l’utente paghi tutto,anche le sanzioni che sono imputate all’azienda per il mancato rispetto delle normative nazionali,europee o contrattuali.
ll premio di produzione destinato ai lavoratori di Publiacqua Spa diminuisce mentre aumentano gli utili netti fatti dall’azienda e i dividendi distribuiti ai soci nei stessi anni. Concludendo: la privatizzazione dei beni e dei servizi pubblici conviene a pochi e fa male a lavoratori e collettività