E’ il terzo concerto-spettacolo di Suoni Riflessi e sarà eseguito domenica 2 novembre alla Sala Vanni dal soprano Silvia Tocchini e il pianista Matteo Fossi. Il giorno precedente alle 18,30, per ‘Svelare la musica’, proiezione di “Una voce umana” con la Magnani dal film ‘Amore’ di Rossellini a cura dello storico del cinema Alfredo Baldi: ingresso libero alla proiezione per gli Amici di Suoni Riflessi, i loro ospiti e chi vuole diventare Amico.
«Ma con questo apparecchio ciò che è finito è finito (mais avec cet appareil, ce qui est fini est fini)»: questa frase, pronunciata dalla sola presenza umana sul palcoscenico e riferita al telefono, è una delle principali chiavi di lettura del testo teatrale del 1930 ‘La Voix Humaine’ di Jean Cocteau, opera originalissima e innovativa ai tempi in cui fu scritta e tuttora celebrata e attuale.
Domenica mattina 2 novembre, alle 11, nella Sala Vanni di Firenze, il terzo concerto-spettacolo di Suoni Riflessi 2014 sarà l’esecuzione della tragedia lirica ‘La Voix Humaine’ che il compositore Francis Poulenc creò a partire da quel testo di Cocteau: un’opera andata in scena nel 1959, il cui libretto fu curato proprio da Cocteau, altrettanto interessante e innovativa dell’originale. Ad eseguire la tragedie lyrique capolavoro di Poulenc saranno il soprano Silvia Tocchini e il pianista Matteo Fossi.
«Il telefono che non permette più di vedersi, di abbracciarsi, di toccarsi, di chiarirsi guardandosi negli occhi. Il telefono che separa, divide, uccide i sentimenti, che annulla in maniera così spietata tutto il tempo passato insieme. […] Il telefono come metafora della progressiva distanza che si sta costruendo nel genere umano in una visione quasi profetica della trasformazione dei rapporti interpersonali». Questo, come spiega Silvia Tocchini nel libretto di sala, il cuore del testo teatrale di Cocteau, che ha «un’unica protagonista in scena che dialoga con un fantomatico interlocutore maschile di cui non si saprà niente, nemmeno il nome, in una specie di seduta psicoanalitica dove la donna, abbandonata, “rigurgita” una vita intera spesa a fianco di un uomo di cui, solo in quest’ultima disperata telefonata, svela la menzogna».
«Circa trent’anni dopo nel 1959 – continua Silvia Tocchini – Francis Poulenc decide di musicare questo meraviglioso spaccato femminile. La sua idea è espressa chiaramente nelle “Note per l’interpretazione musicale” che pone all’inizio della partitura e nelle quali chiarisce che il ruolo unico de ‘La Voix Humaine’ deve essere interpretato da una donna giovane ed elegante e che l’opera intera deve essere “bagnata” dalla più grande sensualità orchestrale. La scrittura di Poulenc è costruita in modo da non prevaricare l’interprete alla quale è lasciata piena libertà di scelta interpretativa, nella profonda convinzione che ogni donna reagisce con tempi diversi a un abbandono, permettendo così alla musica di sottolineare e assecondare ogni piccola inflessione vocale in modo da amplificarne il significato».
Il concerto del 2 novembre sarà preceduto sabato 1 novembre, alle 18,30, dal secondo appuntamento in questa edizione di Suoni Riflessi della nuova rassegna collaterale ‘Svelare la musica”. Un incontro con proiezione in cui si potrà approcciare il testo ‘La Voix Humaine’ di Cocteau a partire dal modo in cui Roberto Rossellini l’ha interpretato nell’episodio “Una voce umana” del film ‘Amore’ (del 1948, quindi precedente all’opera di Poulenc) con Anna Magnani. A illustrare l’episodio sarà lo storico del cinema Alfredo Baldi, ex direttore della Cineteca del Centro sperimentale di cinematografia di Roma. L’ingresso all’incontro è libero per gli Amici di Suoni Riflessi, i loro ospiti e chi vorrà diventare Amico di Suoni Riflessi (i 50 euro necessari valgono quale abbonamento che offre gli ingressi gratuiti a tutti gli appuntamenti di Suoni Riflessi ed è utilizzabile anche per offrirlo a propri ospiti, fino a un tetto di 5).
Interi 12 euro, ridotti 8 euro.
Per informazioni, tel. 055-699223
e-mail: amicisuoniriflessi@gmail.com