In data 16 dicembre 2015 Reggio Park ha trasmesso al Comune di Reggio, UDP Progetti Speciali, diversi atti di variante relativi alla platea di fondazione oltre all’esecutivo delle opere prefabbricate.
Ciò che emergeva era che il “taglio” del terzo piano non fu stato causato dal ritrovamento di sottoservizi sconosciuti o dai rinvenimenti archeologici o da variazioni non prevedibili delle condizioni geologiche, ma dalla presenza dell’acqua di falda che per tutta l’estate ha stagnato nel buco della piazza.
Ciò che emergeva con gravità dal deposito della variante era che il progetto definitivo-esecutivo approvato dal Comune era sbagliato ed è stato sostituito con questa variante poiché non teneva in considerazione le sottospinte dell’acqua alla platea del parcheggio, creando il fondato rischio di galleggiamento della stessa.
Una questione rilevante, poiché, in tal caso, il Comune avrebbe ingiustificatamente consentito una variante sostanziale che, a valori pressoché inalterati, consegnerà un’opera più piccola alla comunità, con conseguente danno al pubblico erario.
Una responsabilità molto rilevante che la Procura, che da molti mesi sta indagando, non poteva più ignorare, al pari dei lavori non previsti in corso da quest’estate per posizionare il telo in tessuto nontessuto ricoperto dal sottofondo in pietrisco, pure non previsto da alcun progetto ma, così ha dichiarato il RUP (Responsabile Unico del Progetto), integrato discrezionalmente dalla direzione lavori.
Infine vi era anche il fatto che il deposito degli atti in variante appariva strano, in quanto la denuncia di deposito redatta su modello della Regione Emilia Romagna non era asseverata dal progettista architettonico, poiché quest’ultimo avrebbe dovuto dichiarare una conformità al progetto esecutivo che non sussisteva più: infatti il progetto approvato dalla Giunta con delibera n.249 del 18 gennaio 2012 era infatti di tre piani e non di due.
Tre mesi fa la stampa informava che doveva essere depositata a breve una consulenza che doveva rispondere ad alcune questioni quali il pericolo di crollo e gli aspetti di legittimità procedurale: qual è l’esito delle indagini condotte da tre magistrati, Grardia Forestale e Guardia di Finanza ora che i lavori stanno volgendo al termine?