Firenze – Il bosco della memoria per le vittime del covid, un luogo fisico dove far sopravvivere il ricordo di chi è morto di pandemia da coronavirus; 525 cipressi e ulivi per nn dimenticare, per esprimere la vicinanza della città alle famiglie di coloro che non sono riusciti a vincere la lotta contro il virus. I primi 210 alberi, donati dalla società Silva, sono stati messi a dimora nel parco Don Forconi, dove oggi il sindaco Dario Nardella e l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re hanno verificato il completamento della prima fase di piantagione nel corso di un sopralluogo.
“Abbiamo voluto creare un luogo perenne di ricordo delle vittime di Covid a Firenze – ha detto il sindaco Nardella – un segno di vicinanza alle famiglie che hanno perso i propri familiari a causa del virus e di memoria per le future generazioni”.
“A Firenze il verde diventa sempre più protagonista, non solo in termini ambientali – ha detto l’assessore Del Re – ma anche assumendo un valore sociale di testimonianza, auspicio, ricordo. Per questo, abbiamo voluto dedicare un bosco alla memoria delle vittime di Covid a Firenze: un modo per non dimenticare e dare un luogo fisico al ricordo, condividere l’abbraccio della città ai familiari delle persone scomparse e testimoniare alle generazioni che verranno il dolore di questa pandemia e la speranza per una rinascita necessariamente legata a una nuova consapevolezza del mondo in cui viviamo”.
A perenne ricordo, anche per le future generazioni, è stata apposta una targa commemorativa ‘In memoria delle vittime della pandemia a Firenze 31.12.2020’. Sulla targa è stato inserito un Qr Code che rimanda al significato del bosco, con associato il brano della violoncellista Naomi Berrill ‘Ogni cosa’ nell’ambito del progetto Hand Made Music. Gli alberi saranno messi a dimora nel parco Don Forconi fino a capienza e poi in altra area.