Vita disabili: a complicarla ci pensa la tessera di Firenze Parcheggi

Come è noto dal 1° gennaio la Firenze Parcheggi s.p.a. e il Comune di Firenze hanno deciso che per parcheggiare nei silos della suddetta Società, coperti e non, i titolari di regolare contrassegno dovranno munirsi di ulteriore tessera personale da ritirare presso la sede della Firenze Parcheggi. Dal momento che la normativa nazionale garantisce omogeneità su tutto il territorio dell'Unione Europea e prevede come unico documento valido il contrassegno europeo di cui al D.P.R. 30 luglio 2012 n. 151, il caso fiorentino ha tutta l'aria di una complicazione burocratica alla faccia dell'esercizio dei diritti di cittadinanza, e quel che è insoppoortabile è che colpisce le persone diversamente abili. "La società Firenze Parcheggi ha parlato di un miglioramento del servizio, ma l'esperienza sul campo dei diretti interessati, che certamente hanno voce in capitolo – spiegano l''Associazione Toscana Paraplegici (ATP), l'Associazione Cerebrolesioni acquisite (Ass.C.A), l'Associazione nazionale Mutilati e Invalidi civili (ANMIC) della provincia di Firenze, Handy Superabile Onlus e Habilia Onlus – dimostra tutt'altro". Sono queste le associazioni che, soprattutto di fronte al silenzio del Comune di Firenze sulla questione, organizzano lunedì  31 marzo una manifestazione di protesta dei disabili, fiorentini e non, in piazza Signoria, alle ore 14:00.  Per chiedere al Comune, finora sordo,  la revoca della decisione di Firenze Parcheggi per riportare la situazione alla data antecedente al 27.11.2013, data in cui la Firenze Parcheggi ha deliberato la decisione della tessera personale del disabile per i parcheggi. All'ordine del giorno ci sono anche altre situazioni da correggere – aggiungono le associazioni – : il numero dei posti per disabili in alcuni parcheggi si è ridotto e in altri sono assenti.

Nel complesso "L'attuale situazione crea notevoli disagi – spiega Patrizia Pepe coordinatrice dell'inziativa del 31 marzo – , anche in termini di costi, ai disabili fiorentini e non fiorentini" . Infatti, "oltre alla tessera personale introdotta da Firenze Parcheggi – ci sono stati altre situazioni da correggere – aggiunge Pepe -. Nei parcheggi della stazione ferroviaria centrale di Santa Maria Novella  il numero degli stalli riservati ai disabili è stato ridotto da 24 a 14 e ubicati in un luogo più distante dall'uscita rispetto all'originaria disposizione, isolati e con scarsa copertura della rete cellulare. In 4 parcheggi della Firenze Parcheggi (S. Ambrogio, Parterre, Europa e Porta al Prato) non sono previsti gli stalli riservati ai disabili, contrariamente a quanto dettato dalla norma (DPR 151/2012)".

Le Associazioni disabili e invalidi civili, Associazione Toscana Paraplegici (ATP), Associazione Cerebrolesioni acquisite (Ass.C.A), Associazione nazionale Mutilati e Invalidi civili (ANMIC) della provincia di Firenze, Handy Superabile Onlus e Habilia Onlus chiedono quindi.

che l'Amministrazione Comunale revochi la decisione di Firenze Parcheggi riportando la situazione alla data antecedente al 27.11.2013 – data in cui la Firenze Parcheggi ha deliberato la sua decisione vessatoria e illegittima nei confronti delle persone disabili fiorentine, toscane, italiane e appartenenti alla Comunità Europea;

– che i posti riservati ai disabili nel parcheggio della Stazione di S.M.N. siano ripristinati al numero iniziale di 24 almeno e che sia attuato il Regolamento GRT n. 41/R/2009; – che sia nuovamente concesso di parcheggiare gratuitamente negli stalli di colore blu, qualora i posti riservati ai disabili siano tutti occupati all'interno della Firenze Parcheggi, considerando che i cittadini con grave disabilità necessitano esclusivamente delle proprie auto per garantirsi la mobilità;

– che sia rispettato il D.P.R. 151/2012 nei parcheggi gestiti dalla Società su menzionata, nei quali non esistono posti auto riservati ai disabili, creando forte discriminazione fra cittadini che hanno la possibilità di ripararsi dalle intemperie stagionali e cittadini, che per il fatto di essere disabili, sono invece costretti a inzupparsi se piove, congelarsi se fa freddo e prendersi colpi di calore se fa tanto caldo durante tutte le lunghe manovre di trasferimento dall'auto all'esterno e viceversa.
Ii D.P.R. 151 del 2012 dà facoltà ai Comuni di attuare quelle semplici regole di civiltà e considerazione nei confronti di cittadini che hanno sulla carta gli stessi diritti di tutti ma che si vedono, nella realtà, sempre più emarginati ed esclusi dalla comunità.

 

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