Violenza sulle donne: la prevenzione parte dai carnefici

Prato – Se oggi diamo uno sguardo ai numeri relativi alla violenza contro le donne ciò che ne viene fuori è drammatico:dal 2006 al 2016 sono state uccise in Italia 1.740 e di queste 1.251 (il 71,9%) in famiglia, 846 (il 67,6%) all’interno della coppia, 224 (il 26,5%) per mano di un ex compagno, fidanzato o marito. Solo nel 2016,120 sono state le donne morte accoltellate, strangolate, bruciate,uccise con arma da fuoco,e anche se  i dati Istat  indicano un leggero calo del 3,3 per cento dei femminicidi, in Italia, il numero dei delitti perpetrato nei confronti delle donne rimane sempre molto alto.
In questa casistica, non sono compresi  lo stalking “le violenze note” con oltre 3 milioni e 446 mila di vittime in Italia, (il 16,7% dei casi, il femminicidio è stato preceduto da stalking) o i tentativi di omicidio  di Ylenia di Messina, cosparsa solo il 9 gennaio scorso di benzina data alle fiamme e viva per miracolo,o dell’ex miss Romagna, Gessica Notaro, 28 anni, sfregiata martedì scorso con l’acido dal suo ex compagno nativo di Capo Verde. Il triste primato dei femminicidi spetta al Nord Italia:lo scorso anno, il 53,4% ovvero 62 donne uccise, si è registrato nel Settentrione e di questi il 75,9% in ambito familiare,il 26,7% dei casi si è registrato al Sud, al centro il 19,8%. L’età media delle vittime è di 50,8 anni e la maggior parte sono giovani mamme.

Per arginare questa violenza senza fine, alle donne vittime di violenza e ai loro figli saranno destinati 5 milioni annui nel triennio 2017-2019 in base ad un emendamento alla legge di bilancio approvato in Commissione alla Camera con risorse che andranno al piano antiviolenza, ai servizi territoriali, ai centri antiviolenza e ai servizi di assistenza alle donne.  Un dato appare però incoraggiante: l’aumento delle richieste di aiuto da parte di uomini violenti, grazie ai dati del Cam di Firenze, Centro Ascolto Uomini Maltrattanti, ovvero da 9 nel 2009 a 85 nel 2015 e nel 2016, solo nei primi nove mesi dell’anno, i casi erano 66.

A Prato nelle parole di Angela Lombardelli presidente Associazione Gaiamente onlus, c’è, a questo proposito, l’entusiasmo di chi porta a buon fine un programma importante: “La realizzazione di questo progetto è un sogno che si realizza, sia a livello personale che a nome dei soci dell’ Associazione che rappresento.Il tema affrontato non conosce localizzazione geografica, status sociale o età anagrafica, ed è per questo che se ne deve parlare il più possibile. Ringrazio il gruppo di donne forti, consapevoli e determinate con la quale abbiamo collaborato per portare a termine la progettazione”.

Così a proposito del corso formazione volontari attivi e aspiranti volontari dal titolo MASCHIO VS AMORE” viaggio negli stereopiti oppressivi, nato in collaborazione con CESVOT, Comune di Prato assessorato alle politiche sociali, organizzato dalle associazioni Gaiamente onlus, Il Sicomoro onlus, L’isola che c’è,Luna e Sole e Sportello Anna Maria Marino Prato per SVSL onlus Milano.

Una serie di incontri  che hanno come obiettivo quello di agire sui comportamenti maltrattanti, contribuendo alla loro individuazione ed elaborazione attraverso nuovi approcci esperienzali che vanno dall’osservazione e riconoscimento dei comportamenti maltrattanti, all’individuazione e lettura dei fattori che influenzano negativamente il comportamento maschile.

Attraverso le metodologie adottate, brainstorming, didattica attiva, lavoro di gruppo, lezione frontale, role playing, laboratori esperienzali si cercherà di trovare un nuovo approccio preventivo sulla violenza alle  donne, avviando processi di evoluzione della figura del maschio da stereotipi oppressivi, disagianti e fonti di conflitto sociale e relazionale.

La Tutor del corso che prevede un massimo di 25 iscritti e rilascio finale di attestato di partecipazione, è la signora Greta Guastini, le operatrici le psicologhe Federica de Santis e Stella Cutini, il medico Paolo Sarti Medu-Medici per i diritti Umani, la dottoressa e giudice da anni impegnata nella difesa dei diritti violati delle donne, Jacqueline Monica Magi, l’avvocatessa Anna Edy Pacini, Giuseppe Izzo della Questura  di Prato, Deborah Sarmento arteterapeuta.

Quattro gli appuntamenti presso il salone della Misericordia di Prato sezione di Capezzana n. 45; sabato 28 gennaio; sabato 4 febbraio; sabato 18 febbraio; sabato 25 febbraio, (dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 17)  con seminario di chiusura sabato 11 marzo alle ore 9, presso il salone del Palazzo della Provincia di Prato con la dirigente medico Vittoria Doretti, la dottoressa Lucia Livatino dello Staff Ausl 4 di Prato direttore Formazione Educazione e Promozione della Salute, la dottoressa Rita Cascella Primo Dirigente della Questura di Prato e l’avvocatessa Ebla Ahmed presidente dell’associazione no-profit SVSL di Milano, per “riflessioni sulle tematiche affrontate sulla formazione”.
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