Montella resterà al 100%. Queste le parole del presidente Cognini che nella giornata di ieri ha definitivamente chiuso quello che era diventato un caso vero e proprio. La clausula sul contratto dell’allenatore esiste 7,2 milioni che scadrà il prossimo 15 giugno. Ma Cognini ci tiene a precisare che non ci sono motivi per cui debba essere esercitata. Le esternazioni del tecnico, seppure lecite, non sono piaciute alla società, che le ha definite sbagliate nel modo e nei tempi. Ma l’allenatore è stato rassicurato sulle sue richieste.
Non gli sarà chiesto di più di quello che si potrà ottenere con i giocatori che gli metteranno a disposizione. La Viola intende crescere ancora rispettando i parametri del fai play finanziario. L’incontro con il presidente è servito anche per toccare altri temi quali il mercato. Cuadrado su tutti. La Fiorentina è consapevole delle difficoltà di trattenere il giocatore corteggiato dalle squadre più forti come il Barcellona. Cuadrado deve la sua crescita a questa squadra che l’ha visto sbocciare proprio per mano di Montella. Si attende l’incontro tra Della Valle e Pozzo dell’Udinese per andare a definire la soluzione migliore per accontentare le due società ed il giocatore.
Molti movimenti di mercato in vista. Elementi seguiti da tempo come Astori e Bonaventura, ma la volontà anche di concentrarsi su quelle difese e centrocampo da arricchire di pedine di qualità. Pedine come Gonzago e Borja Valero che hanno rispettivamente rinnovato il contratto fino al 2017 ed 2018. Nel frattempo si va a tirare le somme di questo campionato che ha visto una squadra che ha cercato di raccogliere il massimo da un’annata in cui la sfortuna ha avuto la meglio dovendo rinunciare ad elementi importanti quali Rossi e Gomez. L’epilogo di questa stagione vede ospitare il Torino, squadra storicamente gemellata, che domani disputerà la partita più importante in vista di un’Europa che manca da 20 anni.
La Viola schiererà Rossi dal primo minuto in cerca di un mondiale sicuro e dando forse la possibilità di una convocazione a Gomez per provare da qui in avanti a riprendersi sulle spalle la Fiorentina e cancellare il periodo buoi che lo ha visto protagonista anche dall’esclusione dalla lista tedesca dei prossimi mondiali. Quello che è certo e che domani i tifosi viola saranno in 40mila al “Franchi” ad applaudire un allenatore che tutti ci invidiano, una squadra che fa divertire e gioca il più bel calcio italiano ed una società solida vicina alla città che non manca di far sapere la sua voglia di costruire un nuovo stadio e la volontà di continuare un cammino che ci porterà ai vertici in quattro-cinque anni.
Lucia Petraroli