Firenze – Una Fiorentina inguardabile, a pezzi e fatta a pezzi dal Milan ha salutato con l’ottavo posto il campionato, l’Europa e una stagione che gli ha fatto meritare tanti applausi ma anche maturare la consapevolezza di tutti i suoi limiti. Limiti sottolineati dal 5 a 1 che il Diavolo le ha rifilato abbastanza impunemente e che ha messo a nudo le carenze di tante individualità.
Con Diego Della Valle e un migliaio di tifosi viola in tribuna ma senza Laurini, Badelj e Veretout in campo, la Fiorentina si è presentata alla Scala del calcio con un centrocampo inedito, una squadra via via sempre più sperimentale e la speranza di far bene nella ultima partita non avendo altri reali obiettivi di classifica.
Speranza che sembrava naufragare al 7’ quando Kessie e Cutrone si sono trovati la strada spianata per un gol però sprecato, speranza che sembrava vana di fronte a un Milan privo di Suso ma pericoloso e pressante.
Ma con questa Fiorentina, che sembrava svuotata, innocua anche con i suoi giocatori solitamente combattivi, mai dire mai e al 20’ alla prima azione di contropiede, grazie a Dabo che ha recuperato un pallone a centrocampo per poi darlo a Chiesa e quindi stupendamente a un inarrestabile Simeone, ecco la Viola passare in vantaggio.
Una gioia che però è durata poco per questa Fiorentina e per il suo portiere Sportiello che sul suo palo al 22’ si è visto infilare da Calhanoglu su calcio di punizione. Subito dopo Hugo è costretto di nuovo per infortunio ad abbbandonare il campo (28’) lasciando il posto a Olivera che si è andato a piazzare accanto a Pezzella. Ma non è finita perché anche Biraghi ha cominciato ad accusare qualche fastidio muscolare mentre il Milan ha continuato a macinare gioco trovando il raddoppio con Calhanoglu bravo a servirebbe Cutrone in gol anticipando Pezzella. Prima dell’intervallo ancora un brivido su conclusione di Rodriguez e di Cutrone. La Fiorentina ha provato a rispondere con il fresco di convocazione azzura Chiesa in tandem con Saponara ma con le polveri bagnate.
Nella ripresa Dragowski per Sportiello e Gaspar per Pezzella per una difesa tutta nuova e con la possibilità di cambi esaurita. E non ha faticato molto il Milan a passare di nuovo con l’ ex al veleno Kalinic che al 49’ non ha sbagliato a insaccare la respinta di Dragowski su colpo di testa di Cutrone.
La partita è diventata una sofferenza per la Fiorentina che è riuscita a dare un segnale di reazione con pochi giocatori, soprattutto Dabo, ma che non è riuscita a organizzarsi, a concentrarsi quel tanto da evitare il poker quando, dopo l’ennesimo errore di Cristoforo, Kalinic al 59’ ha lanciato Cutrone ancora implacabile su un Dragowski ancora trafitto sul suo palo. Annullato per fuorigioco un altro gol all’inafferrabile Cutrone sostituito da Andrè Silva al 71’ la Fiorentina si è fatta pericolosa con Benassi ma è stato Bonaventura a umiliarla con un gol da oratorio al 75’. 5 a 1 e la prima ovazione della stagione per Kalinic che al 78’ ha lasciato il posto ad Antonelli mentre all’84’ Torrasi ha sostituito Bonaventura. Poi finalmnte il fischio finale e una accesa discussione tra Pioli e Gattuso.
Milan – Fiorentina 5-1
Milan: Donnarumma, Calabria, Bonaventura, Kalinic, Calhanoglu, Romagnoli, Bonucci (cap.), Cutrone, Rodriguez, Locatelli, Kessie
Panchina: Storari, Donnarumma, Andrè Silva, Gomez, Abate, Biglia, Musacchio, Antonelli, Torrasi, Tsadjout, Rodrigues
Fiorentina: Sportiello, Biraghi, Milenkovic, Saponara, Simeone, Dabo, Cristoforo, Pezzella (cap.), Benassi, Chiesa, Vitor Hugo
Panchina: Cerofolini, Dragowski, Badelj, Eysseric, Falcinelli, Maxi Olivera, Gil Dias, Valencic, Hristov, Bruno Gaspar,
Thereau
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Reti: al 20’ Simeone, al 22’ Calhanoglu, al 41’ e al 59’ Cutrone, al 49’ Kalinic, al 75’ Bonaventura,
Amm Pezzella, Kessie, Calhanoglu,