Si gioca in un’atmosfera surreale con l’incubo che uno stadio intero possa esplodere. Si gioca ma il calcio italiano si è di nuovo coperto di vergogna di fronte al mondo. Si gioca ma non ha senso chiamarlo gioco. Di festoso in questo inquietante sabato sera non c’è nulla. La sparatoria, con tanto di feriti, prima della partita, gli altri episodi di violenza più o meno nei pressi dell’Olimpico di Roma hanno rovinato, azzerato la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli appena benedetta dal Papa. Tanta incredibile tensione in un stadio – gremito da 65mila supporter equamente suddivisi – mentre nella parte dello stadio occupata dai tifosi partenopei venivano ritirati vessilli e bandiere; mentre in quella dove erano assiepati i quasi 30mila supporter viola aumentava lo sconcerto; mentre i vertici di Figc e Lega e delle due società, fino a pochi minuti prima del fischio d’inizio della gara, si sono interrogati se giocare o no. Poi è toccato ad Hamsik, capitano azzurro, andare sotto la curva dei napoletani, sotto una pioggia di bengala e petardi, con un vigile del fuoco ferito, convincere i capi ultras azzurri a rimanere calmi.
Quindi, tra comunicati ufficiali della questura e della prefettura, tra vertici negli spogliatoi, tra ricostruzioni ufficiali tese a sottolineare l’estraneità delle tifoserie a una normale sparatoria di criminalità, con i club organizzati che assicurano compostezza se non addirittura il silenzio, dopo un fischiatissimo inno di Mameli, tocca alle squadre la patata più bollente: giocare.
E con 45’minuti di ritardo si gioca. All’inizio pianino pianino, tranne Savic che entra durissimo, tranne Insigne che preoccupa Neto in porta con un tutore a una mano, tranne Borja Valero che salva sulla linea una conclusione di Higuain. Il gioco prende quota, il Napoli corre, la viola cammina. Borja Valero rimedia un’ammonizione poi perde palla e il Napoli dopo un paio di rimpalli trova la ripartenza di Hamsik che pesca Insigne bravo a trafiggere Neto con un destro al giro. E’ il 10’ e la Fiorentina accusa il colpo. Rodriguez rischia l’autogol su una fulminea iniziativa di Higuain.e quindi è ancora un contropiede partenopeo che, approfittando di un errore di Vargas, finalizza in rete con Insigne in collaborazione con Tomovic, e punisce una stralunata e rappezzatissima per i tanti forfait, Fiorentina. E’ da poco passato un quarto d’ora e i viola non ci sono nè con le gambe nè con la testa. Callejon ci prova più di una volta ma il Napoli abbassa il ritmo e dà modo alla Viola di ritrovarsi, di compattarsi fino a pescare Vargas che, da perfetto centravanti e sul filo del fuorigioco, scaglia alle spalle di Reina. Ora la Fiorentina gioca bene, si vede annullare un gol di Aquilani per fuorigioco ma ci crede e il primo tempo finisce all’insegna dello spettacolo.
Nella ripresa occhi puntati su Pepito Rossi che si riscalda ma Montella gli preferisce prima Mati Fernandez per Pasqual mentre Hamsik cede il posto a Mertens. La Fiorentina tiene maggiormente palla, il Napoli cerca di controllare, mette dentro Pandev per Higuain. Montella finalmente manda il campo Rossi, dopo 4 mesi di assenza, al 72’ per Joaquin. Ma è Neto a salvare su Pandev e gli ultimi 20 minuti sono una battaglia, un assalto al fortino azzurro. Inler commette un altro fallaccio e il Napoli rimane in 10. Esce Insigne per Behrami rinforzando la diga partenopea. Ci prova anche Matri ma è Ilici a sparare fuori a porta vuota. Matri ci prova di nuovo e di nuovo sbaglia,. Si arriva al recupero, valutato in cinque minuti, la Fiorentina spera ma forse stanca vede Mertens segnare il gol della vittoria e del definitivo 3 a 1.
Fiorentina-Napoli 1-3
Fiorentina: Neto, Tomovic,Gonzalo, Savic, Pasqual (dal 55’ MatiF.), Pizarro, Aquilani (dall’82’ Matri), Vargas Joaquin (dal 72’ Rossi), Borja Valero, Ilicic
Allenatore: Montella
Napoli: Reina, Henrique, Fernandez, Raul Albiol, Ghoulam, Jorginho, Inler, Hamsik (dal 63’ Mertens) , Inisgne (al 80’ Behrami), Callejon, Higuain (dal 70 Higuain)
Allenatore: Benitez
Arbitro: Orsato di Schio
Reti: al 10’ e 16’ Insigne, al 28’Vargas, al 92’ Mertens
Note: espuslo Inler. Ammoniti: Borja Valero, Albiol, Ilicic, Tomovic, , Mati, Reina,