La Gran Bretagna è virtualmente fuori dall’Unione Europea, la Brexit ha vinto al referendum: è la stima della Bbc, al termine di una notte drammatica (che era cominciata con exit poll rassicuranti per il ”Remain”) quando mancano solo poche decine di circoscrizioni ancora da scrutinare e il Leave è al 52%, con quasi un milione di voti di vantaggio. I britannici sono andati a votare in massa, con una percentuale che per la prima volta ha sfondato la soglia dell’83%.
Ed è panico sui mercati finanziari con la sterlina ai minimi dal 1985 sul dollaro. Crolla l’Asia mentre si annuncia una giornata dura per le borse europee.
Il Regno Unito spaccato in due dal referendum – ll ‘Leave’ vince inGalles conquistando 854.572 voti contro le 772.347 preferenze date al ‘remain’.
In Scozia, nel referendum sulla Brexit, ha vinto il ‘Remain’ con 1.661.191 voti contro i 1.018.322 andati al ‘Leave’ a fronte di un’affluenza del 67,2%: Glasgow, la grande città portuale scozzese, vota al 66,6% per Remain, contro il 33,4% di Leave e Edimburgo, vota a favore della permanenza nell’Unione Europea con una percentuale del 74,4% contro il 25,6% di Leave.
Contraria alla Ue la maggioritaria Inghilterra (esclusa quasi tutta Londra) con quasi il 60% di voti pro-Brexit. A Manchester fronte filo-Ue con un 60% di suffragi per Remain. Nella città industriale di Sunderland, sulla costa del nord-est dell’Inghilterra, Leave ha vinto con 82.394 voti (61,3%) contro i 51.930 voti (38,7%) per Remain. A Newcastle, città nel nord-est dell’Inghilterra, il ‘Remain’ ha vinto, ma di misura: 50,7% contro il 49,3% dei voti per il ‘Leave’, con uno scarto di appena 2.000 voti in una città in cui hanno votato in 129 mila. Gibilterra ha scelto il Remain con una percentuale del 95,9% e un 4,1% per il Leave. L’affluenza alle urne nel territorio a sud della Spagna è dell’84%. Leave ha vinto anche a Swindon, nella contea del Wiltshire, nel ricco sud-ovest dell’Inghilterra, con una percentuale del 55% contro il 45% di Remain. Oxford non tradisce l’Europa: la celebre città universitaria inglese porta in dote il 70,3% dei suoi voti al fronte di Remain nel referendum britannico sull’Ue contro il 29,7 di Leave. Anche Cambridge, dopo Oxford, vota in favore del fronte filo-Uedi Remain con oltre il 74% dei suffragi. La città di Liverpool, nel nord-ovest dell’Inghilterra che diede i natali ai Beatles, ha votato per il Remain, che ha vinto col 58% dei voti contro il 42% dei Leave.
Il voto a Londra – Il ‘Remain’ a Londra è al 69% mentre il ‘Leave’ si ferma al 31%. E la scelta di restare in Europa, ad esempio, prevale nell’aristocratico quartiere di Hammersmith & Fulham, dove il ‘Remain’ trionfa al 70% mentre il ‘Leave’ si ferma al 30% mentre in due quartieri popolari dell’East End di Londra, Barking e Dagenham, compresi in una stessa circoscrizione, hanno segnato la vittoria al Leave con una proporzione del 62% contro il 38%. A Watford, sobborgo nel nord-est di Londra, il Leave ha vinto per soli 252 voti rispetto ai 23.167 del Remain mentre a Islington, nel collegio blindato del leader del Labour, Jeremy Corbyn, Remain si attesta attorno al 66% dei voti. l voto nel municipio della City of London è per il 75% per il Remain contro il 25% per il Leave. Remain ha vinto con il 78% contro il 22% a Hackney, popoloso quartiere nell’East End.
Brexit: futures Borsa di Londra crollano, -7%. In vista della Brexit crollano i futures sull’avvio della Borsa di Londra: a tre ore dall’apertura le rilevazioni Bloomberg vedono l’indice Ftse 100 in calo del 7,4%.
Alla Borsa di Tokyo l’indice Topix ha esteso le perdite all’8,1% dopo che la Bbc ha proclamato la Brexit. Brexit: Borsa Hong Kong crolla, a -4,67%. La Borsa di Hong Kong crolla con la Brexit: l’indice Hang Seng brucia quasi 1.000 punti con un tonfo del 4,67%, scivolando intorno ai minimi a quota 19.894,12
Future Wall Street ancora giù, S&P 500 -5,1%. I future sugli indici di Borsa di Wall Street ampliano le perdite con la vittoria del Leave al referendum sulla Brexit. I future sullo S&P 500 perdono il 5,1%
Tracollo della sterlina. Con le proiezioni della Bcc di una vittoria della Brexit al referendum, la sterlina perde oltre il 10% rispetto al dollaro.
Brexit: oro accelera corsa, +7,8% a massimi 2008 – L’oro accelera. Il bene rifugio per eccellenza sale del 7,8%, ai massimi dal 2008, con lo scattare della corsa ai beni rifugio dopo le proiezioni della Bbc su una vittoria del ‘Leave’ al referendum sulla Brexit. Un esito che ha colto di sorpresa i mercati, che avevano scommesso su ‘Remain’, innescando un rally nelle ultime sedute. Brexit: petrolio in calo 6% a 47 dollari. Il petrolio è in calo dopo il risultato del referendum sulla Brexit e cede oltre il 6% a 47 dollari per il barile Wti mentre il Brent cede poco meno (il 5,95%) a 47,88 dollari
Le fluttuazioni della sterlina, nel giorno del voto su Brexit, andranno negli archivi come le più forti di sempre. Il calo messa a segno fino a 1,40 sul dollaro, da 1,50 segnato sull’ottimismo iniziale per i sondaggi che davano in vantaggio i ‘Remain’, è il più forte di sempre. E con oltre -5% supera quello del ‘mercoledì nero’ del 1992, quando la crisi valutaria spinse la Gran Bretagna fuori dal Serpente monetario europeo. La valuta britannica sta tuttavia recuperando terreno, e ora passa di mano a 1,4560 fra scambi frenetici.