I soci prestatori di Orion (la cooperativa edilizia in regime di concordato preventivo) non hanno intenzione di aspettare in eterno. Riuniti da tempo in un comitato, dopo il crack dell’azienda, i soci – sostenuti da Federconsumatori – lamentano la persistenza delle mancate promesse a fronte del denaro investito.
In una conferenza stampa indetta questa mattina, cui ha fatto seguito la diffusione di un comunicato ufficiale, il comitato ha tra le altre cose fatto riferimento ai rapporti “con i vertici di Legacoop che hanno manifestato sin dal primo istante l’intenzione di non lasciare soli i soci prestatori e di riconoscere agli stessi, così come avvenuto per i soci della CMR, il 50% delle somme prestate (i soci di CMR, ad oggi, hanno già recepito il 40%). A tutt’oggi, come indicato nella relazione semestrale del concordato (pubblicata il 26/9/2014) pare che le azioni indicate nel Concordato stesso non si stiano realizzando nemmeno parzialmente. Ricordiamo che gli accordi “preliminari” del concordato prevedevano una restituzione pari al 67,5% delle somme prestate e invece si è arrivati ad un semplice 16,5% ipotizzato. Considerati questi termini del concordato la Legacoop aveva preso l’impegno di rendere ai soci il 50% delle somme prestate da ognuno di loro, la prima tranche doveva essere versata dalla Legacoop entro l’aprile 2014. Ad oggi non solo quella scadenza non è stata rispettata ma nemmeno quella successiva, fissata per il mese di luglio 2014. Stando agli ultimi contatti con i vertici della Legacoop non sono state indicate nuove date entro le quali erogare le somme previste“.
I soci, in prima persona, hanno inteso manifestare tutta la loro delusione, la loro rabbia e la loro stanchezza: “Siamo sfiduciati, stanchi e preoccupati. Siamo, nella stragrande maggioranza dei casi, pensionati che avevano investito la loro intera liquidazione. Non siamo dei broker, siamo ex lavoratori che hanno investito i loro risparmi e che non hanno altro denaro altrove. Siamo prestatori consapevoli che la liquidità che, sino all’ultimo, abbiamo lasciato a disposizione della Orion è servita a pagare i lavoratori di Orion stessa. Abbiamo lasciato i nostri risparmi in Orion perché non si perdessero posti di lavoro. Siamo stati leali, forse fin troppo, sino alla fine. Ora, pur non avendo mai alzato i toni e non avendo mai avuto comportamenti fuori dalle righe, siamo stanchi“.
Una rabbia, una stanchezza e una delusione che non significano affatto resa. Il comitato dei soci prestatori ha fatto presente – nella sua nota stampa – che nelle prossime settimane, “se non vi saranno novità risolutive, saranno avviate azioni dimostrative (manifestazioni e presidi) allo scopo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica questa triste vicenda e che spingano Legacoop ed il sistema delle cooperative ad esso aderente ad onorare l’accordo. Come Comitato chiederemo inoltre un incontro al Sindaco di Reggio Emilia e ai partiti della coalizione di maggioranza e a tutti quelli disponibili ad offrire un dialogo con il comitato perché ci aiutino a raggiungere l’obiettivo“.
E c’è già l’annuncio di un primo presidio: sotto la sede di Legacoop, dalle 9 del mattino del 13 ottobre.