Domenico Giannantonio
Sulle ex Reggiane sono state dette e scritte migliaia di parole e migliaia sono le persone che ne hanno vissuto il dramma della chiusura; ma ormai quelle gloriose industrie appartengono all’archeologia socio-industriale della città, oltre che del nostro Paese. Lascio quindi la “parola” alle fotografie che ho scattato in quegli ambienti – con la semplicità di chi è affascinato dai segni dell’uomo, del lavoro e del tempo. Ho provato una forte emozione all’interno di quei giganteschi ambienti, ormai ridotti a scheletri, che ho voluto conservare e condividere con i lettori prima del loro oblio definitivo. Per quanto riguarda il futuro – il Tecnopolo – sarà tutto da vedere. Ma nel frattempo, ciò che resta del passato è destinato a scomparire.
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