Viaggio nella cultura cinese in un convegno

Firenze –  L’attuale installazione in Piazza Pitti composta dai lupi di Liu Ruowang ha dato vita al primo outdoor degli eventi del format “Sincronica … mente!”, giunto all’ottava edizione.

Partendo dal progetto dell’artista cinese, alcuni personaggi dell’ambiente politico e culturale fiorentino, conosciuti a livello internazionale, hanno raccontato le loro esperienze e conoscenze legate alla Cina e alla simbologia del lupo.

Hanno partecipato all’incontro, Silvio Calzolari, professore di storia delle religioni e autore di diversi libri sulla religione e cultura orientale, e Marco Madinelli, giornalista, per anni corrispondente dalla Cina per la Rai e attuale conduttore del Tg3 Toscana. L’evento è stato organizzato da Paolo Scarsella, direttore del Centro Multidisciplinare di Terapia del Dolore presso l’Ospedale Palagi e Giancarlo Passarella, giornalista, presidente di “Ululati dall’Underground” e coordinatore di musicalnews.com.

Era presente Hongyu Lin detta Giada, prima donna cinese a sedere in una giunta comunale italiana e candidata alla carica di consigliere regionale nella lista Orgoglio Toscana per Giani Presidente.

Particolarmente interessanti sono stati gli interventi di Madinelli, Calzolari e Giada Lin che, grazie alla loro profonda conoscenza dell’Oriente, hanno illustrato con dovizia di particolari gli aspetti della vita e della cultura cinese.

Purtroppo in Italia e in Occidente in generale, la conoscenza della Cina, a parte gli esperti, è veramente scarsa…  I cinesi hanno una cultura diversa dalla nostra. – Afferma Madinelli, vissuto a Pechino per diversi anni – È difficile conoscerla perché ha numerose sfaccettature. Per esempio ci sono otto tipi di cucina diverse. La Cina è al centro del mondo e lo sarà sempre di più”. E prosegue: “Riguardo all’artista Liu Ruowang, ha un modo di esprimersi facilmente comprensibile per l’occidente.  La biografia dell’autore, il modo di esprimersi e la storia della Cina si possono intrecciare in questi lupi. Il suo scopo è di portare l’arte fra la gente. Non è un’arte individuale da vivere da soli. In questo è profondamente cinese”.

Il professor Calzolari parte dalle origini, dai gesuiti che entrarono in contatto con le diverse culture orientali e si arricchirono reciprocamente e continua.  “La Cina è una galassia. Tanti popoli e tante culture. La figura del lupo è stato talvolta venerato, come simbolo di potere, di saggezza. I mongoli si ritenevano discendenti dai lupi. La dinastia Shang, una delle prime dinastie mitologiche, intorno al 1800 a.C. e la dinastia precedente, avevano il lupo come animale totemico. Si riteneva che un lupo bianco scendesse dal cielo per investire un nuovo imperatore. Il lupo è anche assimilato alla spirale, simbolo celeste. Ma successivamente il significato del lupo divenne negativo, lussurioso, crudele, vendicativo, portatore di devastazione e di morte”.

Hongyu Lin detta Giada ha così commentato il convegno all’aperto dove si è parlato di cultura, storia e religione cinese: “È bellissimo sentire parlare della storia e della cultura cinese da parte di italiani. Sono contenta di aver partecipato a questo incontro. L’Italia e la Cina sono due paesi con una lunga storia molto fiera e orgogliosa e ognuno è un’eccellenza nel mondo. L’Italia rappresenta la cultura antica occidentale mentre la Cina quella orientale. Sono due popoli che hanno fatto la storia dell’umanità. È molto bello vedere che operano insieme in sinergia”.

 

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