Firenze – E’ stata presentata stamattina, nella sede del Consolato Onorario Tedesco, la prima edizione di Pianorama al Cinema, nuovo festival di cinema muto accompagnato al pianoforte, diretto da Martin Munch, in programma dal 24 al 28 febbraio all’Institut français Firenze (piazza Ognissanti 2).
Il festival offre cinque giorni di film muti del periodo 1900-1930 con improvvisazione al pianoforte e nasce dalla felice e rodata collaborazione tra la tedesca Piano international eV e molti enti internazionali bastai a Firenze quali Institut français Firenze, Deutsches Institut, Consolato della Repubblica Federale di Germania, Lyceum Club Internazionale, Consolato onorario di Francia a Firenze e Centro de lengua Española.
“Questi film muti storici – spiega Munch – hanno un’espressività completamente diversa rispetto ai film di oggi, che trascende i limiti culturali o dell’epoca specifica. Invitano il pianista ad un approccio personale, a creare un ponte stabile ed accattivante tra il suo linguaggio musicale e le necessità artistiche del film, ad accettare la sfida di essere nello stesso tempo servitore d’immagini, creatore autonomo di suoni, improvvisatore e compositore istantaneo, in grado di maneggiare l’equilibrio tra architetture musicale ed invenzione spontanea, tra rotture e flusso, tra seguire e formare, tra riflettere il presente e viverlo.”
Ecco il programma:
24 febbraio 2015, ore 20.30 Film brevi di Georges Méliès (1903-1909); pianista Martin Munch
Ispirandosi a fatti sia storici sia religiosi e servendosi sia dalla cronaca sia della letteratura, Georges Mélies amalgama la tecnica e la magia in una cornice comica e allo stesso tempo fantastica. L’utilizzo di trucchi cinematografici mai sperimentati prima fa di Mélies uno dei precursori dell’uso degli effetti speciali nel cinema..
25 febbraio 2015, ore 20.30 Faust di Friedrich Wilhelm Murnau (1926); pianista Martin Munch
Ultimo film del regista tedesco diretto in Germania prima di trasferirsi negli Stati Uniti, “Faust”, attraverso un gioco di attori, di costumi, di decori e soprattutto di luci crea atmosfere mistiche che travolgono gli spettatori. Friedrich Wilhelm Murnau è considerato tra i più grandi registi del cinema muto, avendo contribuito tanto allo sviluppo degli effetti speciali quanto al perfezionamento delle tecniche narrative.
26 febbraio 2015, ore 20.30 Cabiria di Giovanni Pastrone (1914); pianista Massimo Barsotti
Pastrone in quest’opera narra la storia di Cabiria che, sfuggita all’eruzione dell’Etna che aveva distrutto la citta di Catana (Catania), viene rapita dai pirati fenici che la portano a Cartagine. Il film del regista italiano racconta i fatti storici succedutisi durante la guerra fra Roma e Cartagine, aggiungendo elementi narrativi e drammaturgici di forte spettacolarità. “Cabiria” di Giovanni Pastrone è considerata l’apogeo del cinema italiano muto per la grandiosità delle scenografie, il numero di comparse e il tema affrontato.
27 febbraio 2015, ore 20.30 Un chien andalou di Luis Buñuel e Salvador Dalí (1929);
Prodotto e diretto da Luis Buñuel insieme a Salvador Dalí, “Un chien andalou” è stato definito nella storia del cinema il manifesto del movimento surrealista. I due giovani intellettuali affrontano, in questa loro opera congiunta, temi dell’inconscio, dei sogni e la difficile interpretazione del mistero che avvolge la mente umana. Il film colpisce ancora oggi per la sua unicità, incomprensibilità e per la macabra bellezza di certe scene.
A seguire Cortometraggi di Max Linder; pianista Marco Targa
Tra il 1910 e il 1915 Max Linder scrive e mette in scena numerosi cortometraggi che gli permettono di ottenere un successo mondiale tanto da essere stimato la prima star cinematografica. In ogni episodio interpreta il medesimo personaggio, ma in ruoli e situazioni sempre diverse. Charlie Chaplin si ispirerà proprio a lui nell’invenzione del suo celebre personaggio.
28 febbraio 2015, ore 20.30 Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau (1922) ); pianista Martin Munch
Considerato il capolavoro del regista tedesco e uno dei capisaldi del cinema horror e espressionista, Nosferatu il vampiro è ispirato al romanzo Dracula (1897) di Bram Stoker. Murnau dovette modificare il titolo, i nomi dei personaggi (il Conte Dracula diventa il Conte Orlok, interpretato da Max Schreck) e i luoghi (da Londra a Wisborg) per problemi legati ai diritti legali dell’opera. Il regista fu comunque denunciato dagli eredi di Stoker, perse la causa e venne condannato a distruggere tutte le copie della pellicola. Una copia “clandestina” fu salvata dallo stesso Murnau, e il film è potuto sopravvivere ed arrivare ai giorni nostri
I Pianisti
Martin Münch, direttore del festival, pianista e compositore tedesco, che si pone in modo originale di fronte alla tastiera, sia per scelte di repertorio, che per gusto interpretativo (ama analizzare e fraseggiare le partiture in modo personale)
Massimo Barsotti, titolare della cattedra di pianoforte e Direttore della Scuola di Musica di Campi Bisenzio, pianista e compositore eclettico, con una visione della musica a 360 gradi che lo ha portato a sperimentare ogni forma di espressione musicale in gruppi dixieland, big band, gruppi pop/rock, musica etnica e folk oltre a dirigere formazioni corali senza però mai tralasciare la sua formazione classica
Marco Targa, pianista e musicologo, recentemente insignito del Premio Arthur Rubinstein_Sezione Giovani dal Teatro La Fenice di Venezia, per il suo libro “Puccini e la Giovane Scuola”, diplomato in pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto pareggiato “G. Puccini” di Gallarate con all’attivo studi di armonia e contrappunto presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, che svolge attività concertistica, sia come pianista solista che come accompagnatore di cantanti lirici ed è autore di numerose trascrizioni pianistiche di temi celebri.