Via Palazzuolo, notte di Polizia: la rivoluzione si regge sul rispetto

Firenze – Il campanello suona, in strada i lampeggianti azzurri, ci mettono alcuni istanti i residenti a comprendere cosa stia accadendo, intanto gli agenti perlustrano il vano scale per sincerarsi che non vi siano stati scassi.

Si parla della sveglia all’una di notte stamani in via Palazzuolo “Ho visto la polizia uscire dallo stabile accanto” racconta una residente. “A me hanno detto che il controllo era dovuto ad alcune effrazioni verificatesi nei palazzi della strada” spiega un residente che ha aperto il condominio agli agenti in divisa mentre seguiva le Olimpiadi di Rio 2016.

Da queste parti la parola più usata è “Rispetto“. Anche davanti a tensioni, piccoli furti, strani incontri, scorribande notturne ed insulti levati durante uno stato di ubriachezza molesta i cittadini si affidano al senso del rispetto reciproco dato dalla gestione degli spazi vitali. Non sarebbe un caso se il Comitato Palomar rilancia su Facebook questo post “Via Palazzuolo accetta volentieri la sua multiculturalità ma con rispetto di tutti presidiare i marciapiedi e ogni scalino libero per fare affari di ogni genere non è proprio il sistema. Vorremo volentieri anche noi poter camminare senza dover cambiare marciapiede 3 , 4 volte. Si a tutti ma con rispetto“.

Intanto il dibattito sulla annunciata “Rivoluzione” della strada del centro storico prosegue attraverso i Social. Il presidente Maurizio Sguanci risponde alla presidente della Commissione Decoro del Quartiere 1 Ornella Grassi sottolineando l’impegno economico e quei 900mila euro che saranno impegnati per le nuove telecamere, la Ztl rafforzata ed i nuovi marciapiedi “Tutto concertato con il Comitato” tiene a specificare Sguanci.
Se si fa per parlare – dice Sguanci – allora si può dire quello che si vuole. Se guardiamo i fatti invece quelli parlano chiaro. Arriveranno Novecentomila euro di investimenti ( i primi arrivano questo mese) , cambio radicale della viabilità con aggiunta di una nuova porta telematica. Rifacimento dei marciapiedi, del manto stradale, potenziamento dei controlli delle attività e non solo.  Il tutto confermato in un incontro tra Palomar, metà giunta ed io solo pochi giorni fa. Altro chiacchiere cara Ornella. Ci dispiace per i detrattori ma noi via Palazzuolo la rigeneriamo tutta“.

In strada i residenti si dicono perplessi “Potranno mai bastare degli interventi su strade e marciapiedi?“. La nuova Ztl convince chi vorrebbe limitare il transito delle auto che, da via dell’Albero, si inseriscono nel circuito Palazzuolo – Il Prato. Convince meno i commercianti, ristoratori ed artigiani che si sentono chiusi dentro. “Sono d’accordo con il Comitato – spiega una residente – ma non credo proprio che limitare il passaggio delle auto risolverà il problema, lo spaccio si può fare anche a piedi e in bicicletta. Il punto è la legalità, occorre ristabilire la legalità”.
Però non vogliono abbattersi e speranzosi guardano al recupero dell’ex Monte dei Pegni in piazza San Paolino affinché possa risollevare le sorti della zona ed attribuendo anche a questo intervento edilizio la notizia della riqualificazione urbanistica che fino ad oggi, dopo anni di segnalazioni, era mancata.
Preoccupa però il futuro del Fulgor, la Multisala di via Maso Finiguerra. “Temo che non riaprirà a settembre” ci racconta una residente. La sala cinematografica rientra tra quei presidi di zona molto cari ai residenti e l’auspicio è che possa risolversi tutto nel migliore dei modi.

Davanti alla sbandierata riqualificazione, insomma, si muove l’animo sospettoso di chi ha vissuto molte stagioni di promesse e si è visto presentare numeri entusiasmanti da parte di Palazzo Vecchio che solo pochi anni fa vedeva già risolto il problema quando il consigliere comunale Eros Cruccolini assieme al presidente del Quartiere 1, Nicola Benvenuti, presentavano “Un piano voluto dalla comandante Manzione che prevede un controllo mirato dei soggetti, della sosta e del decoro urbano” ed il coordinatore, l’agente Mario Rondinelli, puntava all’obiettivo di “Eliminare il degrado e ritrovare la vivibilità“.

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