Firenze – Si insedia oggi, con la seduta in corso stamattina, il consiglio metropolitano di Firenze, che segna il passaggio storico dalla Provincia alla Città metropolitana.
Ad aprire la seduta Dario Nardella, sindaco di Firenze nonché sindaco metropolitano, che nel Salone dei 500 a Firenze ha fatto il suo debutto e che prende un impegno solenne: la città metropolitana che si sostituisce alla provincia “non ne sarà la copia sbiadita”.
Il consiglio metropolitano è stato nominato (con consultazioni di seconda “battuta”, che hanno coinvolto non i cittadini direttamente ma i consiglieri dei vari consigli comunali e sindaci) il 28 settembre: sono stati così nominati i 18 consiglieri metropolitani (14 del Pd, uno di Forza Italia, uno del M5S, uno della lista Città Metropolitana Territori Beni Comuni ed uno di Liste Civiche per la Città Metropolitana) che hanno il compito di rappresentare tutto il territorio a partire dai 42 Comuni che lo costituiscono. Si è innescato il percorso che “ci ha portato a questo insediamento e che dovrà portarci al conseguimento di risultati decisivi”. L’impegno principale, come ribadisce il sindaco, è quello di far crescere e consolidare una nuova realtà istituzionale.
Da Nardella giunge anche un omaggio alla storia della Provincia, “ricca e straordinaria, cominciata 150 anni fa” e che oggi si conclude, con una sottolineatura per “la passione e la dedizione di Andrea Barducci“, Presidente della Provincia uscente, che è stato applaudito calorosamente dall’Assemblea metropolitana e dagli svariati ospiti presenti.
Mentre gli interventi dei consiglieri procedono sia esternando perplessità che prospettando scenari futuri, un tweet di Nardella informa: il consiglio della città metropolitana si riunirà ogni volta in un comune di verso per stare in mezzo ai cittadini. Del resto, è in questa direzione, quella di toccare le vite concrete dei cittadini metropolitani, una delle grandi parole d’ordine della mattinata: semplificazione.