Firenze – A Firenze un presidio di lavoratori, lavoratrici, Nidil Cgil e Slc Cgil davanti allo stadio Franchi per chiedere la riforma dello sport: “Il 28 febbraio scade il progetto di riforma del settore, non possiamo permetterci di perdere l’occasione”
A Firenze sono circa 2.000 le lavoratrici e i lavoratori che operano nel settore Sportivo con contratti di collaborazione sportiva o come liberi professionisti a P.Iva. In tutta Italia sono oltre mezzo milione. Sono lavoratrici e lavoratori in attesa di diritti e tutele.
“Il 28 febbraio scade la delega per l’approvazione della riforma dello sport e del lavoro sportivo e, se entro quella data il nuovo Consiglio dei Ministri non dovesse varare il decreto – informa un comunicato della Cgil – decadranno i tempi per una riforma che il settore attende da molto tempo e verrà vanificato tutto il lavoro fatto in questi mesi. Non possiamo permetterci di perdere l’occasione di questa riforma che, seppur da migliorare su vari aspetti, introduce degli elementi di tutela e di diritti fondamentali ad oggi assolutamente assenti: malattia, maternità, congedo parentale, pensione, disoccupazione”.
Anche sul fronte della parità di genere – prosegue il comunicato – “si perde una battaglia importante perché per la prima volta la riforma porta il professionismo anche nello sport femminile, che vuol dire estendere tutele e diritti (previdenza, diritto alla maternità, tutele assicurative, malattia, eccetera) anche alle atlete e alle calciatrici.
I lavoratori chiedono al Presidente del Consiglio e al Consiglio dei Ministri “di non perdere questa occasione, di portare avanti l’iter legislativo della legga delega e di varare la riforma nei tempi utili” e che “venga approvato il prima possibile il Dpcm con le proroghe dei bonus anche per i mesi di gennaio e febbraio, e che si metta in atto un piano per le riaperture anche delle attività sportive”.
I partecipanti al presidio hanno ricevuto la visita dell’assessore Cosimo Guccione e di Marco Ceccantini di Uisp Firenze.