C’erano 25 persone, tra cui sindaco e parroco, tre assessori, quattro militari dei carabinieri e tra consiglieri della maggioranza. Il tema era scottante, ovvero il rischio sempre più frequente delle truffe e sbandierato sul bollettino comunale. Del tema si parlava da tempo in ogni angolo di Vezzano. Ed era stato preceduto da polemiche in consiglio e altre serate. Ma ieri c’erano 13 cittadini 13. una miseria
Per questo al termine della serata il sindaco Mauro Bigi ha postato una nota di sfogo soprattutto contro i 5stelle ma con accenno polemico anche sui cittadini:”…nessuno dell’opposizione, nessuno di quanti (e parlo di decine di persone) in queste settimane hanno pontificato sul tema, criticando tutto e tutti. Chiedendo tutto a tutti”.
Poi il primo cittadino vezzanese si lascia andare ad una riflessione “morale” secondo la quale la gente ormai non si metterebbe più in gioco de visu durante un dibattito, “assuefatta” da tv e sociale (a cui lui stesso però affida il suo cahier de doléances).
E arriva a questa conclusione: “le trarremo insieme al gruppo di maggioranza. Intanto io continuo a pensare, e coerentemente ad agire, che partecipare è democrazia. Il resto…. è noia!”. Se lo dice lui…