Verso l’infinito/Diario di viaggio sulle vette del mondo: la Montagna 

Presenze antiche e riflessioni per lo scalatore di Castelnovo ne’ Monti

Dialoghi e riflessioni, continua il grande viaggio solitario di Fabrizio Silvetti

01/07/24La Montagna

Torna a trovarmi.Vedrai che qualcosa sarà cambiato. Le cose non sono come sono, oggettivamente, altrimenti una montagna sarebbe una montagna e un giorno solo una sequenza di ore.

Invece se ritorni io imparerò a conoscerti, ed anche tu troverai confidenza lungo la salita, guarderai i passaggi, le rocce, la neve con gli occhi di chi già sa come fare.

Si creerà un legame, perché il tempo che trascorri in mia compagnia, senza considerarmi come qualcuno da conquistare, ma semplicemente avvicinandomi, renderà giustizia di ciò che sono.

E sono un’opportunità.

Credo che tu lo sappia, io sono qui fuori, ma ero entrata nella tua testa prima ancora mi vedessi. A domani, allora.

02/07/24Notte a Campo 2


Ancora un’ora, ancora un’ora a denti stretti.
Poi potrai respirare, guardare, gioire, sederti sullo zaino e sentire qualcosa di simile alla perfezione.
Salire ai campi alti è un passaggio dietro ad una curva cieca.
Ci ragioni, prima, pianifichi, poi parti e non sai che succederà.
Potresti esaltarti per le reazioni del tuo corpo, potresti stare male, potresti trovarti ad avere paura perché sei catapultato in una dimensione che non ti appartiene, per cui tu sei totalmente inadeguato.
Però troverai una luce diversa, sensazioni che il tuo corpo non aveva sperimentato, sentirai dentro una vertigine che ti farà desiderare di andare più sù, andare oltre.
E notti infinite ad attenderti, nella tua tendina, e forse qualche dubbio, ma alla fine della giostra ti troverai in tasca qualche moneta in piu.
Al prossimo giro ti serviranno per acquistare un altro gettone.
Oggi sono arrivato fino a qui, domani scenderò per recuperare, e per cercare nuove ragioni per cui riempire lo zaino di zuppe liofilizzate, power banks e nostalgia di casa, fino a che sarà l’ora di tornare.

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