Una fiaccolata civica. Punto. Senza bandiere politiche. A fissare i confini della manifestazione che si terrà, in città, il 12 giugno sono gli stessi comitati promotori. Che in una nota scrivono che “non saranno ammesse insegne distintive di qualsiasi espressione organizzata né atteggiamenti e comportamenti di carattere xenofobo e razzista”. Chiaro l’obiettivo di evitare, da qui al 12, qualsiasi strumentalizzazione politica verso un’iniziativa che è nata con una connotazione civica e tale vuole restare. La precisazione, non a caso, arriva dopo le adesioni alla fiaccolata arrivate dal mondo della politica. I primi ad appoggiarla erano stati quelli della Lega Nord, poi sono arrivate le adesioni del Movimento 5 Stelle, di Fratelli d’Italia e per finire, in ordine di tempo, di Forza Nuova. E altre, probabilmente, ne arriveranno.
I comitati, che hanno invitato i cittadini reggiani a partecipare, fissano i paletti e ricordano che la “loro attività non ha mai evidenziato appartenenze e colorazioni politiche di nessun tipo, essendo espressione della volontà dei cittadini di migliorare e far crescere la vivibilità del territorio del comune reggiano”. La fiaccolata civica partirà da piazza Martiri del 7 luglio per giungere in piazza Prampolini, di fronte alla sede del Municipio.
Al centro della manifestazione, lo ricordiamo, il tema “del numero massimo dei richiedenti asilo” da accogliere nel Comune di Reggio Emilia. In discussione non c’è il principio dell’accoglienza ma come viene gestita sul territorio. In particolare, i cittadini chiedono un’equa distribuzione dei migranti fra tutti i comuni reggiani – sono ancora otto, quelli che non ospitano richiedenti asilo – e, per quanto riguarda Reggio, un’equilibrata ripartizione della loro presenza tra i vari quartieri della città.