Verso il voto: 5 Stelle contro Silvia Prodi, Forza Italia contro se stessa

venerdì intenroSiliva Prodi si accorge solo oggi che la situazione dei pendolari ferroviari è inaccettabile? E se lo scorderà dopo le elezioni? A porre queste domande sono i 5 Stelle, a sèguito degli articoli usciti in merito all’esperienza fatta nei giorni scorsi dalla nipote di Romano Prodi, candidata reggiana nelle fila del Partito Democratico. “I candidati del Movimento 5 Stelle – scrivono in una nota Giulia Gibertoni, candidata grillina alla presidenza, e il capolista reggiano Gianluca Sassi utilizzano tutti i giorni i treni pendolari e denunciano da anni (fu proprio uno dei nostri temi della campagna elettorale 2010) qual è lo stato dei fatti. Lo abbiamo fatto con interventi sia in Regione che in Parlamento anche sul tema Reggio-Sassuolo. Silvia Prodi si è dimenticata che il Pd che governa questa Regione e l’Italia da fine 2011 non ha risolto il problema“.

Domattina, intanto, i candidati reggiani pentastellati si presenteranno ai cittadini di Cavriago, presso la Sala Polivalente del Comune, alla presenza del deputato Michele dell’Orco.

Nella stessa mattinata i candidati reggiani di Forza Italia terranno una conferenza stampa di presentazione all’Hotel Olimpia di Reggio (ore 11). La lista berlusconiana non sta attraversando – nel contesto di queste Regionali – un gran momento al proprio interno. E’ di giorni fa il litigio tra il reggiano Fabio Filippi (escluso dalle liste) e il partito, è di oggi la clamorosa affermazione di Fabio Garagnani (foto, ex parlamentare e già coordinatore del Pdl a Bologna): “Non voterò Forza Italia perché non se lo merita“. Un fulmine a ciel sereno, ma soprattutto un bruttissimo colpo a livello di campagna elettorale. Il suo attacco contro la candidatura (alla presidenza regionale) di Alan Fabbri, è frontale e violento: “La dirigenza di FI ha voluto scegliere un candidato senza un minimo di dibattito sia a livello di partiti che nei confronti dell’elettorato ancora una volta messo di fronte al fatto compiuto, dando la sensazione di non conoscere assolutamente la realtà regionale e di prescindere dalla medesima per ‘equilibri’ nazionali. Nei pochi giorni che mancano al 23 di novembre un candidato come Alan Fabbri, imposto dall’alto e sconosciuto ai più avrà davanti a sè una competizione difficile se non saprà coinvolgere gli alleati. È necessario un leader, è la persona che fa la differenza, Berlusconi e Renzi ne sono un esempio tangibile“.

Pessima situazione, che corrobora il sospetto avanzato dallo stesso Garagnani, per il quale in casa Forza Italia si continua a dare per scontato che in questa regione la sinistra sia destinata a vincere sempre, facendo sì “che non si provi a fare nessun tipo di opposizione, anzi si raggiungano dei compromessi per mantenere i privilegi“.

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