Quattro striscioni per Regeni all’Istituto Universitario Europeo

Firenze – Quattro striscioni, presso Badia, Villa La Fonte, Villa Schifanoia e Villa San Paolo, con la scritta  “Verità per Giulio Regeni” saranno appesi oggi,  5 Aprile su iniziativa dei membri della comunità accademica “di cui anche Giulio faceva parte”, come si legge nella nota diffusa dai ricercatori dell’IUE. Gli striscioni, che sono auto-finanziati dai firmatari della petizione, saranno appesi alle entrate delle ville.

Ed ecco il testo del comunicato:

Il 3 febbraio del 2016 Giulio Regeni, 28 anni dottorando presso l’Università di Cambridge, è stato trovato morto nella periferia del Cairo. Il suo corpo era stato gettato in un fosso lungo la strada del deserto. Giulio era scomparso improvvisamente il 25 gennaio, il quinto anniversario della rivoluzione egiziana.

Il corpo recava evidenti segni di tortura. Giulio era un brillante studioso che svolgeva una ricerca sul ruolo dei sindacati in Egitto, un argomento ritenuto sovversivo dalle autorità egiziane. Al momento della sua scomparsa e del crudele omicidio, pare che l’apparato di sicurezza egiziano stesse conducendo un giro di vite senza scrupoli sui cittadini sospettati di far parte dell’opposizione.

 La stampa e le ONG da tempo denunciano sistematiche violazioni dei diritti umani in Egitto. Come colleghi ricercatori, chiediamo che anche in Egitto sia garantito il diritto alla conoscenza e lo stato di diritto. Per Giulio chiediamo la più completa verità, senza versioni di comodo o depistaggi. Solo la verità potrà soddisfarci, anche se non ridarà la vita a Giulio.

 Nei giorni scorsi, l’ONG Amnesty International e il quotidiano italiano La Repubblica hanno lanciato una campagna perché si appendessero striscioni in spazi pubblici e privati, alla quale noi abbiamo aderito con convinzione. 

Come membri della comunità accademica di cui Giulio era parte, abbiamo ritenuto che fosse un dovere morale e accademico di una parte il piú estesa possibile dei membri dell’Istituto Universitario Europeo (IUE) di aderire formalmente a questa campagna. Pertanto, un mese fa, abbiamo lanciato una petizione ufficiale (https://docs.google.com/forms/d/15wO6NzCSQX4jmOCGmI0ZSehz1xm45SU1OnnhieMNiRk/viewform?edit_requested=true), e raccolto quasi 220 firme per appendere alcuni striscioni.

 Grazie alla grande visibilità concessa alla campagna e alla collaborazione mostrataci da parte di tanti membri dell’IUE, siamo lieti di informarvi che quattro striscioni (presso Badia, Villa La Fonte, Villa Schifanoia e Villa San Paolo) saranno appesi il 5 Aprile e il nostro Segretario-Generale Vincenzo Schioppa Narrante sarà presente alle 15.00 per il momento solenne in Badia. Per garantire la massima visibilità, gli striscioni, che sono auto-finanziati dai firmatari della petizione, saranno appesi alle entrate delle ville”.

La questione della orribile morte del ricercatore italiano in Egitto è stata ripresa ieri in consiglio comunale dalla consigliera di Alternativa Libera, nel Gruppo Misto dell’assemblea, Miriam Amato, che ha sollecitato l’esposizione dello striscione con scritto “Verità per Giulio Regeni” sulla terrazza di Palazzo Vecchio che affaccia sulla Piazza della Signoria, “così come previsto dalla risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale del 23 marzo scorso e proposta dalla sottoscritta e dal gruppo Firenze riparte a sinistra”. Non solo: Amato si spinge anche a fare appello ai fiorentini di non recarsi in Egitto per turismo, finché non sarà chiarita la tragica vicenda di Regeni”.

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