Sono stati rinviati a giudizio per avere preso parte a un corteo di protesta contro l’ex ministro alla Pubblica istruzione Mariastella Gelimini. Ventuno giovani devono rispondere dell’accusa di manifestazione non autorizzata. Il processo si terrà in ottobre. Nel corso dell’udienza i difensori, gli avvocati Vainer Burani e Italo Rovali, hanno sostenuto che tutto sarebbe nato da un equivoco: i manifestanti non avevano capito che, partiti dalla sede del’Università, avrebbero dovuto fermarsi in piazza Martiri del 7 luglio. Dal momento che uno di loro stava parlando al megafono, i manifestanti non avrebbero udito nessun ordine della polizia proseguendo fino a piazza Prampolini.