Firenze – Giornata di fuoco, e non è un semplice modo di dire, per la Toscana di oggi, martedì 20 luglio. Tra piccoli e più impegnativi, col grande incendio di Massarosa non ancora domo che ha percorso, ad ora, circa 700 ettari per lo più di macchia mediterranea e ha provocato 500 sfollati, sono venti in tutta la Toscana i roghi che si sono sviluppati fino a metà pomeriggio: incendi che hanno reso necessario dispiegare mezzi, operatori e volontari del servizio antincendio boschivo regionale su più fronti, per salvare i boschi attaccati dalle fiamme.
“Non ci stiamo risparmiando: tutte le forze del nostro sistema regionale sono in campo – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani – Non si stanno soprattutto risparmiando volontari ed operatori del servizio antincendio, a cui va il mio grazie e di tutta la Toscana assieme ad un ringraziamento ai vigili del fuoco impegnati dove il fuoco sta minacciando le case. I mezzi aerei continueranno ad operare fin quando ci sarà luce: poi toccherà alle donne e agli uomini a terra presidiare i vari fronti”.
Da stamani sulle colline versiliesi di Massarosa sono tornati così a sganciare acqua dall’alto quattro elicotteri regionali e tre canadair della Protezione civile nazionale. Uno se n’è andato all’inizio del pomeriggio. A terra sono impegnate ventinove squadre, tra volontari e operai forestali delle Unioni di Comuni. Un’altra quarantina di squadre, in arrivo da tutta la Toscana, sono state attivate per coprire le prossime ore, compresa la notte e la mattina di domani. Sul posto, di supporto e a presidio delle abitazioni, ci sono anche dieci squadre dei vigili del fuoco. Finora si stima che il fuoco abbia percorso 700 ettari, tra boschi e olivete. Attorno ai cinquecento sono gli sfollati e una decina le abitazioni colpite dal fuoco. Nelle ultime ore la situazione si è fatta più critica sul versante vicino a Montigiano, mentre sono state evacuate alcune case sparse a Valpromaro, borgo da cui ieri sera già erano stati allontanati i residenti.
Ma non è tutto: nel comune di Calci nel pisano, a Vallebuia, si è sviluppato un rogo stamani poco prima delle dieci. Tre ettari di vegetazione sono adnati distrutti ma è già partita la bonifica, con nove squadre di volontari e operai forestali sul posto per scongiurare eventuali riprese.
Sempre nel pisano a Laiano, nel comune di Vecchiano, l’incendio di ieri (15 ettari già bruciati) è ripartito a causa del vento. Intorno a mezzogiorno è stato chiesto l’intervento di un canadair nazionale, in quel momento non disponibile. A contrastare le fiamme sono pertanto intervenuti tre elicotteri del servizio antincendi toscano e dalle tre del pomeriggio si sono aggiunti due mezzi nazionali. Alcune case, in via precauzionale, sono state evacuate.
Ci sono due elicotteri in azione e undici squadre di operai forestali e volontari sul posto (e una del vigili del fuoco) anche a Palaia, in località Forcoli, dove un incendio si è sviluppato attorno alle undici della mattina. Ancora non c’è una stima delle superficie bruciata.
In provincia di Siena è stato spento l’incendio di stamani a San Gimignano: le fiamme hanno percorso un ettaro, prima che un elicottero regionale e nove squadre dell’antincendio boschivo riuscissero a domarle.
Altri piccoli interventi hanno coinvolto in giornata i territori di Castell’azzara in provincia di Grosseto, Vaiano nel pratese, San Vincenzo in provincia di Livorno e Figline Incisa nel Valdarno fiorentino.
Nelle ultime ore un incendio si è sviluppato nei boschi a San Pietro Belvedere nel comune pisano di Capannoli (sul posto un elicottero), mentre fiamme hanno attaccato la vegetazione ad Aratrice nel territorio di Roccastrada nel grossetano, dove i vigili del fuoco hanno chiesto supporto al servizio anticendio boschivo regionale. Fiamme anche a Pergine Valdarno nell’aretino.