Sembrava destinato a lasciare il palcoscenico ad altri, invece ad un mese dall’appuntamento con le urne il candidato della Lega Nord Gianluca Vinci si è imposto tra i protagonisti della campagna elettorale. Un po’ ha contribuito il segretario nazionale Matteo Salvini che ha deciso di attraversare il Po e scendere a Reggio proprio il 25 aprile, scatenando un bel polverone. Ma ci ha messo del suo anche chi ha deciso di coprire il manifesto elettorale davanti alla sede di via dell’Aeronautica in anticipo, sostituendolo con quello della Coop. E poi c’è il mistero del sondaggio del Pd, che inserisce il Carroccio tra gli “altri”, ovvero Ernesto D’Andrea, Francesco Fantuzzi e Cinzia Rubertelli, complessivamente dati al 14%. Vuoi vedere, dice lui, che hanno fatto sparire la Lega per nascondere un exploit inaspettato?
Di sicuro Vinci, tra i candidati che abbiamo intervistato, è quello che fa il pronostico più realistico e non si attribuisce un’improbabile vittoria al primo turno. “Ma se andiamo al ballottaggio vinco io” aggiunge con un sorriso. E, udite udite, è tra i pochi che ammette di credere al sondaggio commissionato dal Pd regionale a Swg. “Più o meno le percentuali sono quelle, anche se penso che Vecchi resterà sotto il 50%. Si sono solo dimenticati di dire che noi siamo intorno al 14%. Evidentemente hanno paura”. Tra la battaglia anti euro – “sono contrario da sempre, è una sciocchezza gigante” – e i problemi della città, Vinci crede nel grande ritorno del Carroccio.
Dunque, Vinci, allora c’è del vero nel sondaggio del Pd?
Credo di sì. E’ talmente vero che hanno deciso di farci “sparire” per non dire che siamo in forte crescita, probabilmente arriveremo oltre il 14%. Evidentemente hanno paura della Lega e lo capisco. Vedo la reazione dei reggiani e quante persone mi avvicinano per incoraggiarmi ad andare avanti.
Il suo segretario, Matteo Salvini, arriverà a Reggio il 25 aprile. Lui però non è stato incoraggiato a venire…Aq16 ha promesso di fargli la festa.
Io credo che questo sia un grosso malinteso. Salvini viene a Reggio non per provocare ma perché è convinto, come lo sono io, che il 25 aprile sia una festa di tutti gli italiani. Io provengo da una famiglia di sinistra, così come molti dei nostri militanti non sono di destra. Credo che si tratti di una polemica senza fondamento.
Ho presentato un esposto perché il manifesto più visibile, posizionato in via dell’Aeronautica, con maggiore afflusso di traffico, è stato coperto con un manifesto dell’Ipercoop con 5 giorni di anticipo. Sarà un caso? Io non credo. Penso che ci sia qualcuno che ha paura.
A proposito di manifesti, i vostri sono piuttosto classici. Non avete fatto uno sforzo di fantasia.
Sì ed è stata una scelta voluta. Noi siamo qui per proporre ai cittadini reggiani la strada della sicurezza e della serietà.
Dunque, perché i cittadini dovrebbero scegliere un candidato leghista?
Perché dopo cinque anni di immobilismo della giunta Delrio, se vincesse Vecchi, che da consigliere è rimasto sempre in ombra, resteremmo fermi per altri cinque anni. E la città non può permetterselo.
Se venisse eletto, quali sarebbero le sue priorità?
La sicurezza e la mobilità. Sul primo fronte dobbiamo impiegare meglio gli agenti della polizia municipale, con presidi fissi nelle zone più a rischio. Servono anche investimenti per migliorare e aumentare il valore commerciale degli immobili nelle aree più disagiate, come la zona nord del centro storico. Una città più sicura è una città più accessibile: dobbiamo ripristinare aree di sosta gratuita in centro, aprire i varchi di sera, migliorare la viabilità nella prima periferia con interventi mirati.
Chiudiamo con un pronostico. Come va a finire?
Vecchi al 48,5%, 13% il Movimento 5 Stelle, tra il 14 e il 15% ce la giochiamo noi e la Prampolini.
E al ballottaggio chi vince?
Se andiamo al ballottaggio vinco io perché mi votano anche gli elettori del centrodestra.