Firenze – Evidentemente la “chimica” tra Fiorentina e Napoli funziona. Devo dire che funzionò di più lo scorso anno, quando al Franchi finì 1-1, ma le due squadre fecero mostra solo di forza e di equilibrio, in un’altalena perfetta di emozioni e giocate sopraffine, e fu giusto il giudizio unanime di chi disse che era stata la più bella partita del campionato. Anche quest’anno leggo titoli che inneggiano alla “grande bellezza”, e di sicuro il pubblico si è divertito e ha scaricato adrenalina a volontà. In quanto alla tattica e agli errori, però… Viene solo da dire che ecco cosa vuol dire giocare “all’inglese”: senza ostruzionismi, con il massimo dei giocatori offensivi in campo, con le difese per nulla protette, tutta corsa e duelli uno contro uno.
Il Napoli gioca un calcio offensivo sopraffino, con schemi d’attacco da manuale (l’azione partita dal limite della sua area e arrivata con passaggi di prima a mettere Zielinski davanti a Tata è stata esemplare), con attaccanti che vedono la porta come nessuno in Italia; ma in questo momento, soprattutto senza Koulibaly, è in grave affanno in difesa. La Fiorentina è ancor più spregiudicata (il 4-2-4 del finale di partita lo testimonia), ma ancora campa troppo di improvvisazioni e di giocate dei singoli e protegge troppo poco la difesa. E meno male che i singoli, ieri notte, si chiamavano Berna e Chiesa e che Berna ha finalmente occupato gli spazi del campo che gli competono! Questa è la vera grande notizia di cui esser fieri. E siccome i Della Valle hanno subito approfittato per dire che la squadra non ha bisogno di nulla sul mercato di gennaio, ci consoliamo con la certezza di avere in casa quei campioni e campioncini (forse da ora anche Diks) da far giocare e da valorizzare.
Ieri sera, devo dire, mi è piaciuto di più anche Sousa. Ricordo la partita dell’anno scorso, quando il tecnico mi sorprese favorevolmente mettendo in campo tutti i centrocampisti che aveva (insieme a Vecino e Badelj giocarono, cosa più unica che rara, Mati e Borja) e il gioco del Napoli ne soffrì. Evidentemente se lo ricordava anche lui, perché ieri sera ha messo Cristoforo al posto di Ilicic a pressare sulla ripartenze dell’azione avversaria e anche a interferire sulle linee di passaggio a centrocampo. Bene. Un po’ meno bene la cervellotica inversione di ruolo tra Salcedo e Tomo. Chissà perché un terzino destro macchinoso e poco tecnico come Tomo sia stato messo a marcare il funambolico e “falso nueve” Mertens, mentre allo stopper Salcedo è stata assegnata la copertura della fascia destra! È questo che mi preoccupa per l’effettiva crescita dei nostri. Sousa, con il suo “giogo” visionario, continuerà a impiegare “stranamente” giocatori di cui sapremo il vero valore solo quando ci sarà un tecnico che li rimetterà al loro posto e li aiuterà a crescere. E meno male che Sousa ha fatto perdere a Bernardeschi solo un anno di carriera a fare l’ala e il terzino!
Comunque una parola sull’imminente mercato di riparazione della Viola la voglio spendere. Anch’io sono d’accordo che , sic rebus (et Della Vallis) stantibus, si debba comprare poco e si debba stare ben attenti a non combinare i pasticci dello scorso gennaio. È di oggi la notizia che i Della Valle hanno perso l’ennesimo lodo, questa volta per Benalouane, e che dovranno risarcire circa un milione per un giocatore che nessuno sa nemmeno se è mai arrivato a Firenze. Credo che con l'”affaire” Jovetic, se dovesse andare in porto, la Fiorentina si metta in un analogo ginepraio, con riscatti eccessivi da pagare, con stipendi che non si sa chi debba elargire, e soprattutto per riavere una bandiera e non un giocatore che serve.
Ricordiamoci che tra i giovani da provare e riprovare ci sono anche, più o meno nel ruolo di Jovetic, Toledo e Hagi. Sarebbe bellina che succedesse come con Tello: un’estate intera a fare carte false per riconfermarlo (e speriamo che non ci voglia un altro arbitrato per liberarsene!) per poi accorgersi che in casa c’è un campione in erba come Chiesa che ne vale tre. No, Corvino! Di Jovetic non abbiamo bisogno, a meno che non vada a prendere il posto di Zarate con relativa plusvalenza nell’affare e si prospetti una cessione vantaggiosa di Babacar (Jo Jo può fare anche il centravanti e lo ha già fatto ai tempi di Montella).
Il vero problema sarà Badelj. Con l’economia attuale della Viola e con questa posizione di classifica, io lo cederei, approfittando dell’asta che si sta scatenando intorno a questo raro gioiello di centrocampo. Tanto Sousa lo sfrutta male, da mediano a tutto campo e non da regista come gli competerebbe; e con il suo gioco, approssimandosi anche la scadenza di contratto, non può che deprezzarlo. Ma allora almeno va riscattato Sanchez (che a me piace), e va cercato un giovane regista (tanto l’anno prossimo chiunque sostituisca Sousa tornerà a un centrocampo a tre). Mandragora? E se la Fiorentina offrisse Badelj alla Juve, che in rosa un vero centrale di centrocampo di ruolo non ce l’ha, in cambio del suo gioiellino under 21? E poi punterei su Ferrari, stopper del Crotone, al quale Crotone, con Berna prima e Capezzi poi, abbiamo fatto dei bei favori che ci può anche restituire. Forse è il modo per non vanificare completamente i due anni di Sousa a Firenze: di risultati con lui aspettiamocene sempre meno, ma il tempo e il modo per la valorizzazione, anche internazionale, dei giovani c’è, eccome. E ci sono, per nostra fortuna, anche i giovani!