Valutazione della qualità degli Atenei italiani: le direttive del Miur

Tutte le Università italiane dovranno accreditarsi per essere autorizzate dal Miur ad attivare nuovi Corsi di Laurea, per aprire nuove sedi universitarie. Ovviamente dovranno accreditarsi anche gli Atenei di nuova nascita, comprese le Università telematiche. Lo spiega il decreto ministeriale firmato da Francesco Profumo negli scorsi giorni. Il Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) ha per la prima volta diramato un documento di sintesi, una sorta di Testo Unico, che disciplina la valutazione della qualità degli Atenei italiani. Oltre ad un'autovalutazione, le Università dello stivale dovranno anche sottostare ad una valutazione esterna, portata avanti con controlli di commissari dei CEV (Commissioni di esperti della valutazione) incaricati dallo stesso Ministero romano. Università pubbliche, private e telematiche dovranno effettuare un accreditamento iniziale, ma anche rinnovare ogni anno l'accreditamento con periodici controlli di qualità. Questi dovranno avvenire ogni 5 anni per gli Atenei ed ogni 3 anni per i Corsi di Laurea. Le verifiche sulla qualità degli Atenei saranno effettuate a partire dalle valutazioni elaborate dagli studenti e, soprattutto, dall'Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), che accerterà la qualità della didattica e della ricerca svolta nelle varie Università italiane, partendo dalle sedi messe a disposizione degli studenti, passando per il sistema bibliotecario e terminando con gli strumenti tecnologici e la sostenibilità economica e finanziaria.

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