Firenze – Si intensifica lo sforzo per accrescere la capacità vaccinale nei territori dell’Asl Toscana Centro per assecondare l’aumento della domanda da parte dei target previsti dal piano regionale. In questi giorni l’Azienda sta definendo la potenzialità della rete degli hub ancora attivi, anche in vista delle prossime festività natalizie, e la riapertura o nuova attivazione di ulteriori sedi territoriali.
Nella scorsa settimana si è registrato un incremento di circa 15000 somministrazioni, di cui il 6,3% ha riguardato le prime dosi, il 17,7% le seconde. Il maggior risultato riguarda le terze dosi che hanno costituito il 76% con oltre 36.400 somministrazioni effettuate sempre nella scorsa settimana, quasi 15.000 in più della settimana precedente.
Negli hub, attualmente attivi, sono state fatte oltre 27 mila vaccinazioni: una media giornaliera di 1.892 dosi al Mandela di Firenze (domenica aperto solo mezza giornata per la concomitanza della Maratona), 606 vaccini al giorno al Pegaso2 di Prato, 716 alla Sesa di Empoli e 732 all’hub di San Biagio a Pistoia, che termina oggi la sua attività.
All’attività degli hub principali si aggiungono quella gestita da Farmapiana ai Gigli, Reggello, Scandicci oltre agli spoke territoriali attivi nella Zona Pistoiese e nella Zona Valdinievole complessivamente capaci di erogare oltre 1.000 dosi al giorno.
L’obiettivo è di raggiungere nei prossimi giorni una potenzialità di circa 9.500 somministrazioni giornaliere, 7 giorni su 7. Nei giorni di festività 24,25,26,31 dicembre l’orario di apertura sarà concentrato solo al mattino dalle ore 8 alle ore 13. Alla Fondazione Sesa la capacità vaccinale tornerà ad essere di circa 1080 dosi al giorno, mentre 1080 al Pegaso.
Sono in corso valutazioni in rapporto alle rispettive Società della Salute per attivare ulteriori hub vaccinali nelle aree fiorentina, pratese, pistoiese e della Valdinievole, mentre è già certa l’apertura dal 2 dicembre del nuovo hub presso il Ceppo a Pistoia.
Dal 1 dicembre, al fine di rispettare l’ordine delle numerose prenotazioni, gli accessi open negli hub saranno riservati solo alle prime dosi di vaccino.
L’Azienda sanitaria ricorda che secondo quanto previsto dall’ultima circolare del Ministero della Salute l’intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose “booster” (di richiamo) alle categorie per le quali è già raccomandata è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato. Per la dose di richiamo viene somministrato un vaccino a m-Rna (Moderna al 50% o Pfizer) secondo le disponibilità previste dalla programmazione regionale.
L’incremento della capacità vaccinale sarà possibile grazie dalla collaborazione delle Associazioni di Volontariato che hanno aderito ad un apposito avviso dell’Azienda Sanitaria. Le vaccinazioni saranno assicurate dall’operato di personale sanitario, tecnico ed amministrativo messo a disposizione dall’Azienda sanitaria, dalla Protezione Civile e dalle Associazioni.