Firenze – La Toscana è la prima regione in Italia ad avviare una promozione territoriale sulle vaccinazioni raccomandate in età fertile e in gravidanza. L’Azienda Usl Toscana centro ha attivato questo percorso da circa un anno, percorso che nasce dall’applicazione del piano nazionale vaccinazioni e dalla recente normativa regionale che prevede l’adozione di strategie diversificate per raggiungere particolari categorie di soggetti a rischio fra cui le donne in gravidanza. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli operatori sanitari e le future mamme sulla possibilità di vaccinarsi per tutelare la salute del bambino prima del suo concepimento.
Questo percorso, coordinato dalla dottoressa Maria Grazia Santini, coinvolge diversi dipartimenti dell’Azienda Usl, tra cui: l’Area Igiene Pubblica e Nutrizione, diretta dal dottor Giorgio Garofalo, l’unità funzionale Attività Consultoriali, diretta dalla dottoressa Valeria Dubini, la struttura complessa diagnosi prenatale e gravidanza a rischio diretta della dottoressa Adalgisa Cordisco, Ostetricia Professionale dell’Azienda Usl, diretta dalla dottoressa Arianna Maggiali, il Dipartimento Materno Infantile, diretto da Marco Pezzati, il Dipartimento dei servizi tecnico sanitari, diretto dal dottor Renzo Ricci.
Il percorso prevede da un lato azioni informative mirate, attraverso la distribuzione, nei consultori e centri donna attivi in tutti i territori dell’Azienda, di brochure con l’elenco delle vaccinazioni raccomandate durante la gravidanza e post partum e dall’altro una formazione mirata ai professionisti sanitari coinvolti nel percorso gravidanza, tra cui ostetriche, ginecologi, neonatologi per sensibilizzare sulla sicurezza della vaccinazione e diffondere la consapevolezza dell’importanza della prevenzione.
Per quanto riguarda le vaccinazioni in gravidanza, il percorso prevede la possibilità per le donne di vaccinarsi contro difterite, tetano e pertosse dalla 28a alla 32a settimana di gestazione, periodo in cui gli anticorpi prodotti dalla madre vengono trasmessi al feto e lo proteggeranno nelle prime settimane di vita.
Il bambino resterà protetto contro la pertosse finché non avrà compiuto due mesi di vita e potrà iniziare il suo percorso vaccinale.
La stessa tipologia di vaccinazione è consigliata a tutto il nucleo familiare e a tutti coloro che si prenderanno cura del bambino, ad esempio una futura baby-sitter. Si tratta della cosiddetta“strategia COCOON“ cioè del bozzolo che mira a proteggere il neonato immunizzando tutte le persone che si occuperanno di lui.
Altra vaccinazione consigliata in gravidanza è quella anti-influenzale.
Secondo l’OMS la somministrazione del vaccino antipertosse in gravidanza è da considerarsi sicura e già da anni altri paesi, tra cui gli Stati Uniti e il Regno Unito, offrono questa opportunità alle donne incinte. Il vaccino oggi in uso è acellulare, cioè contiene solo alcune componenti del batterio, risulta efficace e meglio tollerato di quello contente batteri interi uccisi. Quasi la metà dei neonati colpiti dalla pertosse è contagiato dalla madre pertanto è consigliato vaccinarsi durante la gravidanza.
Altra fase del percorso vaccinazioni in gravidanza prevede quelle da effettuare post partum.Prima delle dimissioni dall’ospedale la mamma, se non precedentemente vaccinata, potrà assumere la dose di vaccino per rosolia, morbillo parotite ed eventualmente varicella, contribuendo a proteggersi per future gravidanze e al tempo stesso tutelare la salute del nascituro.
La vaccinazione può essere prenotata telefonicamente al call center del CUP metropolitano: 840 003 003 (da telefono fisso) 199 175 955 (da cellulare) dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 18.30 il sabato dalle 7.45 alle 12.30, oppure direttamente agli sportelli CUP territoriali o rivolgendosi al proprio medico di famiglia.
In autunno è prevista l’apertura di un ambulatorio dedicato alle vaccinazioni in gravidanzaall’interno del presidio Palagi, un’ulteriore iniziativa del progetto “Percorso Donna” che offre servizi sanitari dedicati al femminile.