Firenze – Si è tenuto ieri, martedì 14 febbraio, a Roma, il quarto incontro della trattativa sulla crisi di Unicoop Tirreno. Piccoli passi avanti ma i nodi importanti devono ancora essere sciolti. E’ questa la sintesi dell’incontro di ieri che ha visto al tavolo l’Usb e l’Unicoop.
Un primo passo è stato fatto dall’azienda con la comunicazione che la lista dei negozi da chiudere o cedere si è assottigliata di 4 punti vendita (Velletri, Fornoli, Pieve Fosciana, Tuscania), passando quindi da 21 a 18 (in quanto il negozio di Terracina, recentemente ceduto, ritornerà proprietà Unicoop). “Era uno dei nostri obiettivi, siamo soddisfatti e speriamo che il numero possa abbassarsi ulteriormente. Questo dato comporta quindi la conseguente riduzione del numero complessivo di esuberi, che passa da 481 equivalenti full-time a 463″.
“A questo dato positivo – continua la nota dell’Unione sindacale di Base – vanno anche aggiunti (dati provvisori) circa 30 richieste di esodo volontario e una sessantina di lavoratori in esodo in quanto agganceranno da subito una finestra pensionistica”
Toccando i vari punti sul tavolo, per quanto riguarda il Contratto Integrativo Aziendale, “la cooperativa ha risposto positivamente alla nostra richiesta di non toccare il salario delle fasce più deboli – fa sapere l’Usb – resta da individuare la soglia salariale sotto la quale non verranno intaccate le retribuzioni. Alcuni istituti del Cia non verranno comunque stralciati ma solo sospesi temporaneamente fino al raggiungimento del pareggio di bilancio”.
La questione è ancora in alto mare, invece, per quanto riguarda l’ammortizzatore sociale conservativo da usare, un punto su cui, come dichiara l’esponente dell’Usb Francesco Iacovone, “abbiamo ancora dichiarazioni vaghe e non precise: solo una preferenza espressa da Unicoop Tirreno per la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi. Ci siamo comunque aggiornati al prossimo incontro di dopodomani (a questo punto, domani 16 febbraio, ndr) per valutare la soluzione migliore per i lavoratori, che per noi resta quella dei Contratti di Solidarietà”
“L’Usb tira dritto verso l’obiettivo – conclude Iacovone – che per noi può essere soltanto zero licenziamenti e tutela per i salari. La giornata di ieri ha portato piccoli passi in avanti che non riteniamo assolutamente sufficienti. Abbiamo chiesto a Unicoop un cambio di passo che consenta concretamente di dare sicurezza ai lavoratori in termini occupazionali e salariali. La trattativa è molto complessa e dall’esito per nulla scontato, non abbassiamo la guardia, determinati a raggiungere il risultato”.