Usb: “Continua lo smantellamento dei servizi pubblici”

Firenze . L’allarme non è nuovo, come dicono dall’Unione sindacale di Base, ma nonostante ciò tutto procede come se niente fosse, nel silenzio più assoluto. Ancora sotto il mirino dell’organizzazone sindacale è l’amministrazione comunale di Firenze che, dopo l’appalto dello scorso anno dei servizi all’infanzia, “riparte sulla stessa strada anche per il prossimo anno dichiarando di voler ampliare  ulteriormente il servizio dato all’esterno. Si tratterebbe per ora di altre 15- 20 sezioni della scuola dell’infanzia che andrebbero ad ingrossare ulteriormente  il “portafoglio” di soggetti terzi chiamati a svolgere questo servizio, creando ulteriori situazioni di precarietà lavorativa e di  incertezza  nell’intero sistema educativo”.

Motivi di questa “rinnovata virulenza” dello smantellamento del pubblico a favore dei privati, le motivazioni addotte da sempre: blocco del turn over, mancanza di risorse. “Ma come mai quando si deve procedere all’assunzione di Dirigenti e personale a chiamata queste risorse non mancano mai…?” è la domanda dei rappresentanti sindacali dell’Usb. Non solo: “A proposito di bandi di concorso, si procede anche a modificare i requisiti in corsa, magari il giorno prima della scadenza. E’ esattamente ciò che è successo per quanto riguarda il bando di concorso a posizione amministrativa Tradizioni popolari fiorentine, che prevedeva per l’ammissione (oltre ad altri elementi) l’usuale requisito dell’essere dipendenti dell’amministrazione comunale fiorentina. Requisito che è stato modificato dallo stesso direttore generale, il giorno prima della scadenza (prevista il 19 febbraio), nel senso (determina 1093) “… può partecipare il personale dipendente del Comune di Firenze o chi vi presta servizio…….”. Il che significa che la partecipazione è aperta anche a chi non sia dipendente effettivo del comune di Firenze. Un atto compiuto all’ultimo, che secondo noi non è certo da segnalare come episodio di trasparenza. Infatti, ci sfuggono i motivi, anche se qualche dubbio ci viene”. 

Così, a parte accuse di poca trasparenza generale, ciò che secondo l’Usb fiorentino risulta chiaro, a proposito delle continue e pressanti “consegne” di pezzi di servizi pubblici, è che tutto ciò fa parte di  “un disegno politico ben chiaro, che partendo dal centro mira a smantellare la gestione pubblica dei servizi che fanno parte della storia del welfare locale e che passa per la cessione dei servizi educativi, di assistenza  e sanitari a soggetti terzi, siano esse Cooperative, terzo settore o no profit”.

“Noi non ci stiamo – conclude la nota –  e combatteremo con tutte le nostre forze questo progetto neo liberista, ed in questa battaglia di resistenza coinvolgeremo utenza e cittadini che ormai toccano sempre di più, ogni giorno con mano, cosa significa la politica di smantellamento dello stato sociale”.

 

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