Firenze – Domani, venerdì 10 novembre, è il giorno dello sciopero proclamato da Usb, Cobas, Cib Unicobas. A rischio i trasporti, ma non solo, dal momento che i sindacati di base chiamano allo sciopero generale, con disagi che potranno allargarsi anche ai servizi pubblici di sportello di tutti i settori, le fabbriche, le scuole via dicendo. Insomma nessun soggetto economico può dirsi chiamato fuori. La protesta, che durerà 24 ore, è in buona sostanza contro le politiche economiche del governo, in particolare, dicono dall’Usb, per quanto riguarda le nuove forme di erosione dei diritti dei lavoratori, compreso l’allungamento dell’età pensionabile e l’intero impianto della Legge Fornero. “Non solo – aggiungono dal sindacato – bisognerebbe anche che il governo smettesse una volta per tutte di continuare a dare i numeri della ripresa del lavoro, tacendo che l’80% dei nuovi occupati hanno contratti a tempoo determinato, a chiamata, part time magari verticale, oppure a weekend …”.
Dunque, fra gli obiettivi dei sindacati di base, riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio, stop delle privatizzazioni e nazionalizzazione delle aziende in crisi, rinnovo dei contratti delle pubbliche amministrazioni e stabilizzazione del precariato, stop alla Legge Fornero e al welfare aziendale.
Per quanto riguarda i trasporti, l’Ataf a Firenze dichiara che saranno salvaguardate le fasce di garanzia, dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. Per i treni, nessun problema per le Frecce, mentre i treni regionali entreranno in sciopero stasera alle 21 fin alle 21 di domani. Anche in questo caso, salvaguardate le fasce di garanzia, 6-9, 18-21. Possibili disagi anche per gli aerei, dove si incroceranno, oltre allo sciopero nazionale anche i due locali che coinvolgono Firenze e Pisa.