Usabilità e inclusione, è un successo: 200 partecipanti al WUD Torino 2017, sostenuto da thedotcompany

Una giornata di approfondimenti e progetti dedicata alla user experience, tra scienze umane e nuove tecnologie. VIDEO

Polo tecnologico. La gigantografia nell’atrio

Un tema interessante, 200 partecipanti motivati e tanti saperi in campo. Giovedì scorso, a Torino, nella giornata mondiale della user experience (9 novembre), si è tenuto uno dei tre WUD (World Usability Day) organizzati in Italia, vale a dire un evento – ad alto contenuto di innovazione – dedicato alla usabilità e dunque all’esperienza dell’utente, dove il tema conduttore di quest’anno, via via illustrato da un nutrito gruppo di esperti alternatosi sul palco, è stato quello dell’inclusione sociale e lavorativa attraverso i nuovi saperi e le nuove tecnologie. Una giornata di approfondimento (guarda il programma completo) e scambio culturale, quella di Torino (svoltasi nell’aula magna del campus universitario “Luigi Einaudi”) sostenuta convintamente anche dall’azienda thedotcompany di Reggio Emilia.

Campus universitario “Luigi Einaudi”: una parte della delegazione di thedotcompany presente il 9 novembre al WUD di Torino. A sinistra D’Ambrosio, che ha presentato al pubblico un progetto
SORRIDENTI. La nostra collaboratrice Silvia Gilotta, organizzatrice di WUD Torino, insieme al nostro dirigente Pazzaglini

Numerosi le presentazioni di progetti, ricerche, concept e visioni sul tema dell’inclusione, in particolare su: Universal Design, Accessibilità, e-Government e usabilità, Intelligenza artificiale (AI) al servizio dell’inclusione, Empatia e metodi collaborativi, Social Media ed esperienza utente declinata in mille modi.  Sono interverranno esponenti delle istituzioni e della cultura, tra cui Università di Torino, Regione Piemonte, Comune di Torino, Fondazione dell”Ordine degli Ingegneri di Torino, Polizia Postale di Piemonte e Valle d’Aosta, Università di Padova, Politecnico di Torino, Università di Trento e tanti altri ancora. Tra le relazioni anche quella di Giuseppe D’Ambrosio, in forza al laboratorio di progettazione di thedotcompany a Roma, il quale ha presentato un progetto su come usare lo smartphone con tutti i sensi a esclusione della vista.

“E’ necessario parlare di inclusione – ha spiegato l’organizzatrice di WUD Torino 2017 Silvia Gilotta, presidente di SIE Piemonte (dove SIE non è il refuso di SIAE ma sta per Società Italiana Ergonomia cognitiva) nonché collaboratrice di thedotcompany – perché ancora non è sufficientemente sviluppata e diffusa. Il tema emerge con urgenza dallo scenario globale, dove fattori politici, ambientali, sociali richiedono nuove e più efficaci risposte.

L’inclusione è una condizione complessa, che contiene in sé aspetti non facili da armonizzare, come diversità individuali e sociali per un verso e uguaglianza dall’altro, ad esempio nell’accesso alle opportunità educative, di salute, di lavoro, tecnologiche“.

“Per l’inclusione, la partecipazione è allo stesso tempo obiettivo e metodo – continua la dott.ssa Gilotta – che si nutre e necessita fin dall’inizio del contributo e del ruolo attivo dei membri. La tecnologia, oggi sempre più capace ed economicamente accessibile, rappresenta un innegabile fattore di inclusione e crescita, infrastruttura portante di opportunità di partecipazione e sviluppo delle competenze in molti ambiti. Se la partecipazione è una proprietà culturale, le tecnologie devono avere determinate caratteristiche per poterla favorire al meglio”.

9 novembre: uno scorcio dell’aula magna durante la pausa pranzo
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