Un legale tira l’altro: dopo il nome dell’avvocato Giovanni Tarquini nella rosa dei papabili alla candidatura a sindaco per il centrodestra in vista delle amministrative di Reggio Emilia nel giugno del 2024, ora spunta anche quello di Nino Giordano Ruffini, 61enne penalista da Castelnovo Monti, con un super curriculum anche nella funzione pubblica.
Un nome quello di Ruffini che, così come quello di Tarquini, testimonia la volontà di fare sul serio da parte del centrodestra locale e di puntare su nomi assai benvisti della società professionale ed in grado di ingolosire i voti al centro. Staremo a vedere.
Chi resta ancor più a guardare è il centrosinistra dopo il “facite ammuina” della Festa al Campovolo e l’annuncio del nome del candidato al termine della “consultazione dei mille”, le cose sono restate esattamente come prima. La confusione è tale sotto il cielo Pd che le carte in tavola son sempre, più o meno, le stesse. I nomi attualmente ancora spendibili sono il segretario Massimo Gazza (area cattodem castagnettiana) e Marco Massari, primario Malattie infettive al Santa Maria (ex attivista della Federazione Giovani Comunisti ma amico di lunga data dello stesso Graziano Delrio), entrambi comunque garanti del patto di gestione del potere ventennale tra la sinistra Pd e la sinistra ex Dc.
Terzo incomodo il lanciato assessore Lanfranco de Franco (area Schlein, quella che ha vinto le primarie del partito tanto per rammentarlo) cui non dispiacerebbero le primarie, invise invece alla gran parte dei maggiorenti del Pd locale, e capace di mutare più d’un equilibrio in campo. In ogni caso un’alleanza destinata a spostarsi a sinistra visto che anche Rec (Reggio Emilia in Comune) e Sinistra italiana hanno detto sì alla coalizione. Come farà l’oggi calendiano Claudio Guidetti, il primo a stringer patti col Pd in tempi non sospetti, a convivere con quelli di Casa Bettola, resta un mistero che solo il tempo saprà svelare.
In foto: l’avvocato Ruffini e sotto il neomelodico Gazza col rapper Lazza