Firenze, 24 luglio 2020 – “Per Matteo Renzi e i suoi, il futuro è il cemento. Con la scusa di far ripartire i cantieri, Italia Viva ha annunciato di essere pronta a cementificare la Toscana, cancellando una delle poche misure serie prese dalla precedente giunta Rossi: la legge Marson. Una norma di buonsenso che mette la Toscana al riparo dalla cementificazione selvaggia, dall’espansione indiscriminata delle città e dagli appetiti di palazzinari e speculatori. Cancellarla o depotenziarla significherebbe abbandonare ogni tipo di pianificazione strategica e far sprofondare la nostra regione nel caos. Ecco perché non solo ci opporremo al disegno di Italia Viva, ma proporremo una ricetta diametralmente opposta”.
Così Irene Galletti, candidata alla presidenza della Regione per il Movimento 5 stelle, commenta la proposta arrivata da Italia Viva di modificare la legge Marson, cancellando l’obbligo per i Comuni sotto i 5mila abitanti di approvare un Piano Strutturale coerente con le linee guida regionale, prima di prendere provvedimenti urbanistici.
“I piccoli comuni – aggiunge Alessandro Aurigi, ex assessore all’Urbanistica di Livorno e candidato alle prossime regionali – sono quelli più a rischio perché spesso non hanno strutture sufficientemente attrezzate per opporsi agli speculatori. Ecco perché è essenziale che si dotino di piani strutturali intercomunali, utili a valorizzare le specificità del territorio. La legge Marson non solo consente, ma incentiva questo tipo di progettualità: uno scudo contro il caos urbanistico.”
“La nostra proposta per far ripartire l’edilizia – conclude Galletti – è quella di incentivare con una norma ad hoc la realizzazione e la ristrutturazione di edifici a consumi energetici zero, per sviluppare una economia delle costruzioni realmente sostenibile. Senza per questo compromettere la risorsa più preziosa che abbiamo: il paesaggio toscano”.