Un uomo 'normale'. E' questo, in sintesi, il ritratto del maschio violento con la propria partner che esce dalla casistica del Cam, il centro di ascolto per uomini maltrattanti di Firenze, primo centro di questo tipo nato in Italia nel 2009. 40-50 anni, un impiego regolare, una vita apparentemente tranquilla, impegnato in una relazione stabile e tendenzialmente di lunga data (magari con figli), nessun problema di tipo psicologico ne' di dipendenza da alcol o stupefacenti. "Nella nostra struttura si presentano in larga maggioranza uomini così – spiega la presidente del centro Alessandra Pauncz – che arrivano qua generalmente perchè costretti a farlo dalle proprie partner, le quali, stufe di subire violenza, minacciano di interrompere la relazione o addirittura di presentare denuncia all'autorità giudiziaria". Una volta sbarcati al centro, questi uomini vengono sottoposti ad una lunga serie di valutazioni psicologiche, tese a delineare il quadro della giusta terapia da applicare nel successivo percorso di 'riabilitazione' dalla violenza. "Purtroppo – spiega ancora Pauncz – oltre il 60% dei soggetti interrompe la frequentazione del Cam prima di arrivare alla fase del recupero". In media, rivela la terapeuta, nella struttura arrivano uomini che hanno un 'curriculum' formato da "atti di violenza anche molto pesanti verso la compagna, seguiti da maltrattamenti di tipo prettamente psicologico, come insulti, aggressioni verbali, atti di svalutazione. Ed il problema piu' grave da risolvere, è, generalmente, la non consapevolezza da parte di questi uomini della gravità dei loro gesti". Ma, unico dato positivo, la percezione del disvalore di questi comportamenti da parte di chi li compie pare aumentare progressivamente nel corso del tempo. Se infatti, nel 2010 a rivolgersi al centro erano stati 58 uomini violenti 'pentiti', nel 2011 il numero è salito a 71. "Il dramma e' pero' – spiega infine la presidente del Cam – che siamo comunque in presenza della sola punta dell'iceberg. La parte più ampia di questo terribile fenomeno resta sommersa, invisibile, perchè le donne non denunciano che i casi più gravi e gli uomini non cercano di uscire dalla spirale della violenza: secondo l'Istat, il 14,7% delle donne italiane asserisce di aver ricevuto violenze dal partner neò corso della sua vita. Un dato che, come struttura ci sentiamo di confermare in pieno".
8 Marzo 2012
Uomini tranquilli che picchiano le donne
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