Mauro Bortolani*
Dopo molti tentativi di affossare alcune consultazioni referendarie, iniziati con la scelta di giugno inoltrato, seguiti poi da modifiche normative sul nucleare e sull’acqua con uno stile tipico dei furbi che tentano diabolici trucchi per ingannare, è ora la volta dei ricorsi in extremis per bloccare almeno una consultazione, sperando nell’effetto di trascinamento.
La troppo lunga acquiescenza dell’opinione pubblica a scelte a volte odiose a volte solo formali del governo, ha reso questo sicuro che tutto possa essere trangugiato dagli elettori. Leggi personali, vilipendio delle istituzioni, insulto alla Costituzione parevano poter passare indenni tra l’indifferenza di molti. L’associazione reggiana per la Costituzione ha spesso avvertito i propri associati e i cittadini tutti di prestare maggiore attenzione critica a ciò che veniva proposto e/o attuato. Oggi il corpo elettorale deve non lasciarsi privare di un diritto essenziale di democrazia diretta, quello del referendum abrogativo, e deve cercare in ogni modo di approfondire il contenuto reale delle scelte poste alla sua attenzione, con l’aiuto – se non del governo che pure avrebbe il dovere di farlo senza trucchi – delle associazioni e della libera stampa. Per parte nostra invitiamo tutti, ma proprio tutti gli aventi diritto, al voto, ed in particolare al voto per abrogare le norme in questione, cioè al SI. Il loro futuro potrebbe migliorare.
*Associazione reggiana per la Costituzione