Oggi i demoni sono scatenati, si sono presi persino il Dalai Lama.
Abbiamo perso lui, il Parlamento europeo, la Disney, dei vertici americani non ne parliamo, ed esistono forti perplessità anche sull’attuale capo della Chiesa di Roma.
Non sono mai stato un fissato dell’Apocalisse, ma mi sembra evidente che quelli che stiamo vivendo siano tempi apocalittici, tempi di rivelazione, così insoliti e straordinari da risultare grotteschi.
Non sono mai stato nemmeno un fondamentalista cattolico fissato col diavolo e compagnia bella, e tuttavia col tempo mi sono convinto che i demoni esistano, che esistano molte cose che ignoriamo sotto il sole, anzi è chiaro che “ci sono molte più cose tra il Cielo e la Terra di quante ne sogni la nostra [limitatissima] filosofia”, forze di cui il materialismo che ci è stato inculcato non tiene conto che non solo esistono ma che oggi esercitano il loro influsso in modo più potente che mai, forze spirituali benefiche, connesse all’attività solare, e forze infere malefiche.
Queste ultime stanno imperversando insinuandosi ovunque, e chiunque non sia “corazzato” spiritualmente nei loro confronti è ad esse soggetto e vulnerabile e deve stare in guardia.
La cultura cattolica chiama queste forze “demoni”. I demoni sono sia entità oggettivamente esistenti sul piano astrale o psichico, sia rappresentazioni delle tendenze incontrollate dell’ego, (cioè del corpo, dell’emotività e della mente), delle tendenze inferiori una volta che hanno preso il sopravvento (condizione abbastanza frequente adesso che l’essere umano è stato accuratamente isolato dalla componente superiore che abbiamo chiamato “anima”).
Ora, basta guardare la faccia di certi politici, di certi banchieri, di certi capi di stato e dei rappresentanti del cosiddetto “Deep state “, i detentori del potere economico, per capire che siamo nelle mani dei demoni. Basta leggere notizie come quella del Dalai Lama che chiede al bambino di “succhiargli la lingua”, o come altre parimenti recenti.
Siccome anche gli influssi spirituali hanno subito un’impennata nell’ultimo periodo, al momento gli sforzi del “sistema” (cioè del meccanismo di controllo costruito e gestito da una élite di persone in cui queste tendenze inferiori sono particolarmente accentuate) tendono più che mai a isolare l’essere umano nelle sue componenti inferiori, accentrando in esse la sua coscienza, producendo un’umanità superficiale, capricciosa, distratta, instabile, lussuriosa, depressa, infelice e insoddisfatta che può essere facilmente dominata e manipolata.
Guai se l’essere umano accedesse agli influssi spirituali! Sfuggirebbe al loro controllo, acquisirebbe raziocinio, spirito critico ed energia per contrastare il sistema e liberarsi del giogo.
Di qui tutta una serie di azioni, di cui abbiamo trattato nei post precedenti, finalizzate a tagliar fuori lo spirito dall’equazione esistenziale, a far sì che l’uomo medio percepisca e consideri solo ed esclusivamente l’aspetto strettamente materiale dell’esistenza e dunque rimanga invischiato nell’ignoranza che gli induisti e i buddisti chiamano “avidya”.
Peccato che l’aspetto materiale dell’esistenza sia un cristallizzazione dell’aspetto spirituale, e ciò significa, senza andare tanto lontano, che la realtà materiale è una “condensazione” del nostro mondo interiore – come il ghiaccio che si forma nell’acqua, direbbe Steiner.
Io stesso, nonostante vent’anni di studi della tradizione esoterica, non prendevo sul serio le Cassandre che predicevano l’imminente Apocalisse, il disvelamento e lo scatenamento delle forze del male e via dicendo. Ebbene, mi sto ricredendo. L’attività di queste “forze del male” è oggi talmente palese, l’intero sistema talmente corrotto e dominato da veri e propri “demoni incarnati” che chiunque non sia stato completamente “lobotomizzato” dal mainstream controllato dalla lobby di potere e possegga un minimo di discernimento non può che aprire gli occhi sulla qualità apocalittica dei tempi attuali.
Oggi più che mai c’è bisogno di essere umani spiritualmente consapevoli, che “sveglino” gli altri innalzandone il livello di coscienza. Perché uscire dalla “Matrix”, espandere la propria consapevolezza ai piani più “sottili” e guardare e chiamare le cose col loro nome è l’unica speranza per l’uomo contemporaneo.
Pier Francesco Grasselli