Ed ora che Gianni Vittorio Armani non solo ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato di iren ma si trova già a casa Enel, che si fa?
Come sempre accade in questi casi i rumors sul valzer delle poltrone diventano assordanti ma, più d’una volta, rischiano di prenderci. E’ cosa risaputa che il nuovo nome dovrà emergere dal tavolo del Comitato di sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren, composto dal sindaco di Reggio Luca Vecchi (che è anche il coordinatore del Patto parasociale), quello di Genova Marco Bucci e Stefano Lo Russo, primo cittadino di Torino.
In questa fase transitoria, in base alle norme in vigore, il ruolo fino a ieri di Armani deve essere di Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, in condominio con l’attuale vicepresidente, il reggiano Moris Ferretti. E proprio il binomio di questi ultimi parrebbe essere quello più accreditato per la risistemazione finale degli assetti verticistici della multiutility.
Con Dal Fabbro che sostituirebbe Armani come ad e Ferretti che prenderebbe il posto di Dal Fabbro in qualità di presidente. Una soluzione non troppo traumatica, essendo i due già al vertice di Iren, con una ridisegnazione graduale almeno sulla carta nella scala dell’importanza geografica della multiutility stessa. Se e come la ridesignazione in Iren si possa collegare al valzer di nomi in vista della prossima candidatura Pd a sindaco di Reggio, lo vedremo prossimamente. Di certo è che questa ipotesi rafforzerebbe Luca Vecchi nella corsa alla condecisione del suo sostituto alla carica di primo cittadino reggiano.