L’immagine è rassicurante: al centro del tavolo della conferenza stampa che ufficializza quello che si sapeva da giorni, niente newco tra Unieco e Coopsette, c’è il presidente Mauro Casoli ed ai sui lati il presidente Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta e quello di Legacoop Emilia Romagna Giovanni Monti. Come a dire al presidente Unieco, hai tutto il nostro sostegno. Eravamo favorevoli all’unione tra i due colossi coop dell’edilizia, hai fatto bene, visti i risultati dell’assemblea (un 50% di soci circa contrari) a dare mano a questo “atto di democrazia” peraltro non necessario a rigor di regole.
La realtà è però più complessa; l’atto di fusione o quasi era fortemente voluto ai piani alti della cooperazione e lo stop pone problemi di strategia. Anche perché i conti Unieco del 2014 non sono positivi, specie per il report economico delle partecipazioni. I numeri non sono ufficiali ma il dato gestionale è piuttosto negativo nonostante il patrimonio continui ad essere capiente. E allora qualcosa bisognerà pur fare visto che il “congelamento” della newco è a tempo indeterminato (molti soci hanno avuto da dire soprattutto per le vicende giudiziarie di Coopsette). La prima novità è l’arrivo di un super manager esterno, Antonio Barile, in azienda da diversi mesi. E che tra due settimane diverrà direttore generale. Poi un nuovo piano industriale ed un confronto con le banche entro l’estate.
Sul piano degli esuberi restano 120 unità sulle complessive 450. Ora “assorbite” nella continuità del lavoro aziendale grazie agli ammortizzatori sociali.