L’assemblea dei soci di Unieco è chiamata sabato 25 luglio ad approvare un bilancio consuntivo 2014 che registra perdite molto pesanti, i cui contenuti sono stati illustrati nella sede di Reggio Emilia dal presidente Mauro Casoli (dimissionario ma ridisponibile…) e dal direttore generale Antonio Barile.
Il valore della produzione si è attestato sui 354 milioni di euro e la perdita, che comprende le attività generali e l’abbattimento di crediti verso terzi, oltre alla svalutazione del valore di partecipazioni immobiliari, è di 87,2 milioni.
Anche lo stato patrimoniale della cooperativa si è gravemente ridotto, passando dai 144 milioni iscritti a bilancio nel 2013 ai 56 milioni dell’esercizio successivo.
I vertici dell’azienda ammettono di “essere partiti con più speranze” e sottolineano come il risultato negativo sia una diretta conseguenza della fase di stop imposta dalla situazione di concordato fissata dal tribunale di Reggio. Nondimeno, le attese per il futuro esprimono un cauto ottimismo, stante la rilevante acquisizione di commesse realizzata nei primi mesi del 2015 e il piano di ulteriore riduzione dei costi che si prevede essere stimata nel 20% rispetto all’anno precedente. A bilancio approvato, Unieco tornerà a bussare alle porte delle 13 banche che sinora hanno garantito la prosecuzione dell’attività.