Firenze – Trattativa Unicoop Tirreno, ormai la situazione è di stallo. Lo dice l’Usb dopo che oggi il sesto incontro con l’azienda non ha visto secondo il sindacato di base, nessun passo avanti: “Nessun avanzamento concreto sui temi fondamentali – dichiarano dal sindacato – siamo ancora fermi a tante parole e pochi fatti (oggi solo un altro lieve abbassamento di 20 unità del numero degli esuberi, qualche dato numerico di dettaglio e nient’altro”.
La conclusione cui giungono i rappresentanti sindacali è una, vale a dire, “qualcuno, non sappiamo chi, sta allungando il brodo”. “Noi vogliamo dire chiaramente che, anche se al lavoratore può sembrare non necessaria in questo momento una accelerazione, deve esserci la consapevolezza che esiste il rischio, se i tempi si allungano ancora, di trovarci ad affrontare questa trattativa in una condizione di maggiore debolezza rispetto alla forza che abbiamo adesso”, spiegano i rappresentanti dell’Usb.
Del resto Franco Giampaoletti, manager che rappresenta Unicoop Tirreno, questa mattina ha fornito per la prima volta dei tempi certi (31 marzo) oltre i quali non si potrà andare. come si legge nella nota sindacale. Se infatti si sforasse il limite, partirebbe l’apertura unilaterale delle procedure di licenziamento da parte di Unicoop Tirreno. La reazione dell’Usb, di fronte a questa sorta di ultimatum, è stata quella di ribattere con una presa di posizione netta: “Al prossimo incontro esigiamo un testo scritto che ci consenta di poter decidere insieme ai lavoratori se andare avanti nella trattativa oppure intraprendere azioni di lotta”.