Unicoop Tirreno e tagli, Usb: “Alla trattativa pronti allo sciopero”

Firenze – E’ oggi che Unicoop Tirreno e le rappresentanze sindacali si riuniranno al tavolo della trattativa. Sul piatto, la volontà espressa da Unicoop Tirreno  di voler ridurre i costi, con il conseguente taglio di 500 esuberi, 8 cessioni tra Viterbo e la Toscana e 13 chiusure: 2 a Viterbo, 1 a Pomezia, 1 a Velletri 1 a Roma e l’E-Commerce. Le altre in Toscana.

“Una vera e propria mattanza occupazionale – attacca Francesco Iacovone, dell’Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato – e la nostra risposta sarà lo sciopero e la mobilitazione”.

“Dopo anni di utili di bilancio mai raggiunti, – prosegue il sindacalista – la nuova dirigenza vorrebbe far ricadere le incapacità dei manager e di un CdA a dir poco inconcludente, su chi la Coop la fa tutti i giorni con il proprio lavoro”.

“I 160 esuberi della sede di Vignale Riotorto rappresentano un vero e proprio danno sociale, in una provincia in cui il lavoro già non c’è – sottolinea il rappresentante USB – e lo sviluppo del franchising e le chiusure di tutti quei negozi, avranno conseguenze pesantissime sull’occupazione e sui diritti e il salario delle lavoratrici e dei lavoratori di due intere regioni”.

Al tavolo di trattativa aperto oggi, lunedì 16 gennaio, l’Usb si reca con le idee chiare, come conclude Iacovone: ” In quella sede comunicheremo che per noi l’unica risposta a questo feroce attacco sarà lo sciopero e la mobilitazione, almeno fino a quando l’azienda non si mostrerà disponibile a trattare su altre basi”. 

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