Unicoop e “tempo tuta”, un’altra vittoria per i lavoratori

Firenze – Un’altra sentenza che vede protagonista Unicoop e ancora una volta pone sul tavolo la questione del “tempo tuta”. E che ancora una volta vede il tribunale di Firenze dare ragione ai lavoratori: il tempo tuta rientra nell’orario di lavoro. Con tutte le conseguenze, anche economiche, che ciò comporta.  Il “tempo tuta” è quel lasso di tempo che intercorre fra l’entrata in azienda, la vestizione con la “divisa” aziendale e l’inizio dell’attività lavorativa.  

Sul tempo tuta si è innestata una sorta di braccio di ferro fra sindacato di base, l’Usb, e lavoratori da una parte e dirigenza di Unicoop dall’altra. Un braccio di ferro che è sfociato nelle numerose cause che hanno portato in modo omogeneo alla vittoria dei lavoratori, con conseguente condanna di Unicoop al pagamento del dovuto, secondo la sentenza giudiziale. 

Con quest’ultima sentenza,  n°664 del 2018, il giudice dott. Tommaso M. Gualano del Tribunale di Firenze conferma la sentenza depositata 10 giorni fa dalla dott.ssa Davia condannando la società della Grande Distribuzione Organizzata del settore alimentare Unicoop Firenze a retribuire il tempo per indossare e togliere la divisa aziendale a 7 lavoratori della Coop del Neto 2 di Coop-Fi Sesto Centro e 1 della Coop Parco Prato Pleiadi, oltre a 10 minuti di arretrati e straordinari al giorno a partire dall’anno 2007″.

Una conferma e una vittoria, spiega l’Unione sindacale di Base della Federazione di Firenze (che si congratula anche con il proprio delegato del supermercato del Neto e con il proprio studio legale) che però, sul principio “che il tempo tuta va retribuito”, innesta anche un’altra azione. 
Infatti, nei giorni scorsi, l’Usb fa sapere di aver inviato una lettera a Unicoop Firenze “per chiedere l’estensione della sentenza a
tutti i dipendenti dei punti di vendita del gruppo della catena alimentare….si parla di circa 7000 dipendenti, chiedendo il rispetto della sentenza e il pagamento degli arretrati per gli 11 anni di pregresso che si attesterebbero attualmente per un Full-Time in una cifra
approssimativa tra i 5000 e i 6000 euro”. La lettera non ha ancora avuto risposta.

Perciò, spiegano dall’Usb, “qualora Unicoop Firenze non applicasse la sentenza a tutti i lavoratori e non versasse gli arretrati, l’Unione Sindacale di Base sarebbe costretta suo malgrado a far partire una vertenza collettiva a tutela di chi tra i 7000 dipendenti circa ne chiedessero i benefici. Rimaniamo fiduciosi – concludono dall’Usb – che Unicoop Firenze nei prossimi giorni convochi l’Unione Sindacale di Base per aprire un confronto e dare seguito alle nostre richieste”.

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