Firenze – L’attrice Luisa Ranieri si cala in uno dei più grandi ruoli femminili della drammaturgia contemporanea, quello di Hester Collyer Page protagonista di The Deep Blue Sea al Teatro della Pergola di Firenze fino a domenica 18 novembre per la regia di Luca Zingaretti.
The Deep Blue Sea scritto nel 1952 è considerato il capolavoro di Sir Terence Rattigan, uno dei più popolari drammaturghi inglesi del XX secolo. E’ una storia di strade perse e ritrovate, di fatalità e indeterminatezze, ma, soprattutto, una storia sulla casualità della vita.
La vicenda si svolge durante l’arco di un’unica giornata. Inizia con la scoperta, da parte dei suoi vicini di casa, del fallito tentativo di Hester Collyer Page di togliersi la vita con il gas. La donna ha lasciato il marito, facoltoso e influente giudice dell’Alta Corte, perché innamorata del giovane Freddie Page: un contadino, ex pilota della Raf, ormai dedito all’alcool. La relazione, nata sull’onda della passione e della sensualità, si è però andata raffreddando. Le difficoltà economiche (Freddie è da tempo disoccupato) e le differenze di età e ceto hanno logorato il rapporto, lasciando Hester sfinita e disperata. Lo shock per il suo tentato di suicido e la discussione che ne segue non migliorano le cose.
“Hester è persa sicuramente nel “profondo mare azzurro” della passione, che rappresenta però – interviene Luisa Ranieri – il suo lato oscuro. Accanto a questo amore convive anche il mare profondo della disperazione, l’altra faccia della medaglia. In dodici ore, il tempo in cui si svolge il dramma, la protagonista è sommersa da questo amore e da questa disperazione; lei risale e viene inghiottita, poi risale ancora”.
“Hester è una donna estremamente complessa, molto complicata – ha detto Luisa Ranieri – una figura femminile arsa da amori che la distruggono, la lacerano e la annientano. Una donna che ama in maniera assoluta, senza aver praticamente nulla in cambio, ma sa anche rinascere dalle sue ceneri.”
Con Luisa Ranieri sono in scena Maddalena Amorini de iNuovi (la compagnia di neodiplomati della Scuola per Attori ‘Orazio Costa’ e di altre scuole italiane che hanno in gestione il Teatro Niccolini di Firenze), Giovanni Anzaldo, Alessia Giuliani, Flavio Furno, Aldo Ottobrino, Luciano Scarpa, Giovanni Serratore. Le scene sono di Carmelo Giammello, i costumi di Chiara Ferrantini, le luci di Pietro Sperduti, le musiche di Manù Bandettini. Una produzione Zocotoco Srl, Teatro di Roma, Fondazione Teatro della Toscana
“È una straordinaria storia di passione – afferma Luisa Ranieri – una riflessione su cosa siamo capaci di fare per inseguire il nostro amore. Rattingan disegna ruoli di potenza straordinaria e forza assoluta. In mezzo a loro, il mio personaggio, Hester Collyer Page, incarna l’essenza stessa della capacità di amare, resistere e rinascere delle donne”.
Sir Terence Rattigan nasce a Londra, quartiere South Kensinghton, nel 1911, da una famiglia di estrazione protestante. Suo padre, Frank, era un diplomatico. Non stupisce, quindi, che i suoi lavori siano ambientati in quella che potremmo chiamare “upper middle class”. Nelle sue pièce amava trattare “problemi di frustrazione sessuale, relazioni fallite e adulteri” e rappresentare un mondo di repressioni e reticenze. È morto ad Hamilton, nel 1977.