Pontedera – Centinaia di persone stamani hanno portato l’ultimo saluto a Sandro Mazzinghi deceduto per un ictus sabato scorso al’ospedale di Pontedera nel quale era ricoverato da una decina di giorni. La cerimonia funebre si è svolta nel Duomo di Pontedera superaffollato di gente. Ben presto anche la piazza davanti alla chiesa si è riempita di una folla che non aveva trovato posto all’interno. Il Sindaco della città aveva pure dichiarato lutto cittadino. La bara è stata portata a spalle dai ragazzi della sua scuola di pugilato deponendola davanti all’altare. Sopra i guantoni di questo grandissimo pugile per due volte campione del mondo e per cinque di Europa. Nella carriera ha vinto 64 incontri di cui 43 per k.o. e
solo tre sconfitte. Sulla bara anche la maglia della squadra di calcio Pontedera, da molti anni militante nella serie C, e di cui Mazzinghi era un tifoso. E tanti, tanti fiori.
Prima dell’inizio della funzione religiosa David, figlio del campione scomparso, prendeva la parola per dire che domenica Nino Benvenuti, storico, irriducibile rivale di Mazzinghi tanto da dividere l’Italia in due (come successe per Coppi e Bartali) una rivalità tale che i due campioni per molti anni non si sono parlati, aveva reso omaggio alla salma che aveva pure sfiorata con un bacio. E Benvenuti lasciava pure una dedica sul registro “Ciao Sandro ti ho visto per l’ultima volta. Credimi che mi hai fatto felice”.
Un gesto da applausi che aggiungeva commozione a quella già enorme esistente nei partecipanti ai funerali.