Un viaggio in tre tappe per celebrare Primo Conti

Firenze – Tre mostre, da Firenze a Fiesole, per celebrare il pittore Primo Conti nel trentennale della scomparsa (Firenze 1900-Fiesole 1988).

La prima mostra, ‘Fanfare e silenzi. Viaggio nella pittura di Primo Conti’, è aperta da domani al 13 gennaio a Villa Bardini e, secondo un percorso cronologico, ripercorre le varie tappe del percorso artistico attraverso un confronto con opere significative di altri maestri, amici e compagni di strada quali Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Umberto Boccioni e Pablo Picasso.

Una scelta che risponde all’attitudine condivisa dallo stesso Conti di conservare una memoria collettiva di una stagione straordinaria come quella fiorentina del primo Novecento da cui sarebbe nata l’impresa della Fondazione Primo Conti. Per la prima volta saranno riuniti i tre capolavori del 1924 ispirati dalla donna cinese conosciuta in gioventù: Liung-Yuk (proveniente dalla Galleria d’Arte Moderna Palazzo Pitti), Siao Tai Tai (La Cinese), proveniente dalla Galleria comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, e La Borghese di Canton che proviene da una collezione privata.

Successivamente, dal 10 ottobre al 13 gennaio, è allestita alla Fondazione Primo Conti di Fiesole la mostra ‘Primo Conti; gli anni del futurismo’, un approfondimento su questa stagione attraverso la partecipazione alla rivista ‘L’Italia futurista’. Anche in questo caso, le opere dialogano con vari artisti fra cui Achille Lega, Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Roberto Marcello Iras Baldessari, Lucio Venna e Emilio Notte. P

Infine dal 10 novembre al 13 gennaio, negli spazi della Sala del Basolato, Comune di Fiesole (piazza Mino da Fiesole 24, a Fiesole), col titolo ‘Primo Conti, percorso nelle fotografie’ viene presentata una selezione di fotografie relative alla vita dell’artista. Una vera e propria biografia attraverso le immagini che raccontano dall’enfant prodige alla stagione del dopoguerra (da lunedì a venerdì ore 9-14, ingresso gratuito).

Queste tre rassegne ripercorrono la vita dell’artista dal precocissimo esordio, compiuto nel segno di una sintesi fauve fra forma e colore, all’adesione al futurismo fino all’approdo nella dimensione epica e biblica della grande composizione erede della tradizione italiana con forme più depurate e il recupero del racconto per immagini. Un percorso ricco, complesso e non privo di contraddizioni, il cui pieno significato si può cogliere anche nel bisogno particolarmente vivo in Conti, ma comune ad un’intera generazione attiva nella Firenze delle riviste d’arte e di letteratura, di esprimersi alternativamente in pittura e in poesia, trasferendo nella parola quella tensione visiva fatta di accordi cromatici accesi e di frasi scorciate che si avviava ad abbattere per sempre gli steccati fra arti. Dalla consapevolezza di questa autonomia del linguaggio artistico, Conti riparte in un’ultima stagione espressiva che si apre negli anni Cinquanta realizzando una pittura segnica sempre più tesa ed essenziale.

Le esposizioni, a cura di Susanna Ragionieri, sono promosse dalla Fondazione CR Firenze, dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e dalla Fondazione Primo Conti, con il sostegno del Comune di Fiesole, con il patrocinio del Comune di Firenze, in collaborazione con Unicoop Firenze.

Sono state presentate stamani alla stampa da Jacopo Speranza, Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron; Donatella Carmi, Vice Presidente di Fondazione CR Firenze; Gloria Manghetti, Presidente della Fondazione Primo Conti; Susanna Ragionieri, curatrice delle esposizioni; Anna Ravoni, Sindaco di Fiesole e vogliono essere un omaggio alla lunga parabola artistica del maestro che rappresenta in modo esemplare lo svolgersi delle stagioni dell’arte italiana nell’intero arco del Novecento.

Foto: “Autoritratto con sciarpa” Primo Conti

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