Un progetto contestatoMusei, via ai lavori. Ma i funghi restano in congelatore

L’avvio della prima fase del progetto curato dall’architetto milanese è stata possibile grazie al contributo di 1,4 milioni dalla società Bluefield srl dell’imprenditore Montipò

Via libera della giunta al restauro di palazzo San Francesco, sede dei civici musei, ma per il momento non c’è traccia dei contestati funghi di Rota. L’avvio della prima fase del progetto curato dall’architetto milanese è stata possibile grazie al contributo di 1,4 milioni dalla società Bluefield srl dell’imprenditore Montipò, che sta promuovendo la riqualificazione di palazzo Bussetti, ed espressamente vincolate dal Pru del 2008 a palazzo San Francesco.

Gli interventi  non interessano le collezioni storiche ma interessano quella parte dell’edificio (in prevalenza il piano sottotetto che diventerà il nuovo Museo) ancora chiusa per lavori e non accessibile al pubblico. I lavori riguardano la sistemazione e il collaudo degli impianti, il miglioramento antisismico, l’accessibilità, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di nuovi servizi igienici: tali interventi permetteranno di utilizzare il nuovo piano sottotetto, dotandolo di tutte le strutture allestitive per mostre temporanee, installazioni, attività ed eventi culturali. Inoltre, si procederà alla sistemazione del giardino sul retro del palazzo e al restauro delle facciate dell’edificio.

Ma, come ha spiegato il sindaco Delrio, si tratta solo di una parte del progetto: “I limiti del Patto di stabilità impediscono di avviare i lavori complessivi previsti dal progetto definitivo dei Musei, nonostante vi sia la copertura finanziaria  in cassa, ma potendo registrare nuove risorse in entrata ora rese disponibili dalla società Bluefield srl, che sta promuovendo la riqualificazione di palazzo Bussetti, ed espressamente vincolate dal Pru del 2008 a palazzo San Francesco, sarà possibile ora riaprire un importante cantiere della cultura, rivolto soprattutto alle giovani generazioni. Procediamo quindi con una prima fase importante di interventi, per permettere a tutti i cittadini di riappropriarsi del loro Museo, che deve essere di tutti, e apprezzare le sue potenzialità culturali ed educative. Continueremo comunque a mettere in campo attività per l’allestimento completo del nuovo Museo”.

Con l’approvazione da parte della giunta comunale della delibera proposta dagli assessori ai Progetti speciali Mimmo Spadoni ed a Cultura e Università Giovanni Catellani e come previsto dal progetto definitivo dello studio Rota, approvato e confermato dalla giunta, si va ora a completare i lavori sospesi da circa sette anni nella parte nuova di palazzo San Francesco. Resta in sospeso l’aspetto più controverso dell”intero progetto: i funghi. Le particolari installazioni progettate dall’architetto Rota hanno scatenato la reazione indignata – con tanto di raccolta di firme – di intellettuali veri o presunti tali, esponenti di spicco del mondo della cultura. Non si tratta però solo di un problema estetico: nel mirino sono finiti anche i costi dell’opera e il compenso dell’archiettetto. Nel congelatore oltre ai funghi sono finite anche le polemiche, ma presto o tardi l’amministrazione dovrà sciogliere il nodo.

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